Buongiorno
Novara

“L’argento vivo” non basta, il futuro è comunque azzurro: brava Italia!

L’Italia perde la finale Mondiale contro la Serbia solo al 5° set per 3-2, in un finale solamente sfortunato. Ma il secondo posto della giovane squadra di Mazzanti, sembra solo l’inizio di un percorso importante.

ITALIA-SERBIA 2-3 (25-21 14-25 25-23 19-25 12-15)

E’ argento, vince la Serbia da tutti indicata come la più forte. E’ un secondo posto che vale tanto, tantissimo, se immaginato alla vigilia del Mondiale, ma che lascia un po’ di rammarico dopo una finale persa al 5° set e giocata quanto meno alla pari fino all’ultimo punto. Ma per questa giovane Italia (età media 23 anni) il podio mondiale ripreso dopo 16 anni va visto solo come l’inizio di qualcosa d’importante.

E’ un’Italia concentrata, senza paura, persino con quel pizzico di incoscienza che libera il cuore ed il braccio che scatta subito avanti. Le azzurre comandano tutto il primo set, mantenendo un vantaggio di sicurezza di 3/4 punti fino al 20-16. Paola Egonu già oliata, incrocia il diagonale 21-16, sempre Paoletta coglie il tocco al muro per il 22-17. La Serbia accorcia, ma Sylla è lucida e l’Italia riparte. Un errore in attacco delle serbe regala 4 palle set, che proprio Miriam trasforma nel primo set azzurro al secondo tentativo 25-21.

Devono recuperare due punti iniziali le ragazze di Mazzanti e ci pensa la nostra Egonu, prima con una botta delle sue, poi con il primo ace (4-2) un muro su Chirichella e il solito gran colpo della Boskovic ribaltano il fronte (5-6). Ricezione che scricchiola e con la Serbia sul 6-8 Mazzanti chiama il time-out. Purtroppo serve a poco, l’inerzia è per le serbe, con l’Italia che sbaglia troppo ed il set sembra scappare dal 7-12 al 11-16 interrotto dal nuovo time-out azzurro. Boskovic martella senza trovare opposizione al suo colpo mancino a la Serbia prende il largo 11-19 ed arriva senza grossi problemi al 14-24 chiudendo il set con il mani fuori cercato da Mihalovic.

Riparte aggressiva l’Italia ma Egonu mette fuori il ungo linea del 4-1 ed in un amen la Serbia ribalta sul 3-4. Fase comunque equilibrata ed al time out tecnico azzurre avanti 8-7 con un grande attacco della Egonu. E’ un set tiratissimo (7-7, 12-12) appena le azzurre provano a mettere il naso fuori (14-12) arriva il time out serbo, ma il rientro c’è il muro della Egonu per il 12-15 e sempre Egonu a far sorridere con il punto del 13-16 per un nuovo time-out. E’ il momento di Paola Egonu, che fa molto ma sbaglia anche qualcosa (18-16) e quando la ricezione non è perfetta, Boskovic non perdona (18-18). Mihalovic indovina il lungo linea, Paoletta metter fuori la pipe (18-20) ma poi passa sopra il muro con un proiettile da 98 km/h ed tanto atteso muro di Danesi ci riporta sul 21-21 e poi con il 1° tempo 22-22. Danesi in cattedra schiaccia sulla ricezione errata serba 23-22 e poi Miriam Sylla con un altro muro per il set point 24-22. Mihalovic riporta sotto la Serbia 24-23, ma ancora Paola Egonu ci fa gioire per il punto che vale il 2-1.

La Serbia rientra cattiva dal 1-4 al 2-7 che obbliga subito Mazzanti a bloccare la deriva chiamando a se le ragazze, ma la Boskovic ricomincia dal suo implacabile colpo mancino in parallelo 2-8. Ci vuole un muro di Danesi a fermare la migliore marcatrice del torneo (4-8). E’ un colpo di classe Lucia Bosetti che salva una situazione spinosa e quando Boskovic torna sulla terra mandando fuori un attacco, l’Italia torna a -1 (8-9). Egonu bene in attacco, ma servizio a rete (10-13) la Serbia sbaglia pochissimo, noi qualcosa di troppo (11-16). Ci vuole una rimonta che le azzurre provano ad imbastire (13-17) (15-18) (17-19) sempre con Paola Egonu a vincere un punto duellato al massimo. Serbia che si rimette in moto 17-21 e Mazzanti chiama il time-out per non lasciare nulla di intentato ma l’inerzia non cambia ed un errore in palleggio regala 5 set point alle serbe che chiudono sul 19-25.

Ci vuole il 5° set per determinare la vincete, con l’Italia che parte anche bene 3-1 ma si fa riprede 3-4 e poi torna avanti 6-4. E’ una partita palpitante, azzurre avanti e poi riprese 7-7 ma al cambio palla Egonu regala l’8-7. Sbaglia il servizio Chirichella e poi la solita Boskovic ribaltano (8-9) con il muro di Mihalovic del 8-10: Mazzanti ferma tutto. Ancora Mihalovic non sbaglia 9-11, Lucia Bosetti ci tiene a galla per due volte 10-11 ma sempre l’implacabile Boskovic 10-12. Paola Egonu prende la linea 11-12, killer Boskovic prende un angolo impossibile 11-13. Finalmente Chirichella sul 1° tempo (12-11) sembra il pari con la palla che per tre volte non tocca terra nel campo serbo. E’ davvero un finale sfortunato, perchè dal pari meritato a 13, al match point chiuso da una invasione il passo è breve. Vince la Serbia per 12-15, ma la giovane Italia merita solo applausi.