La situazione per il momento pare essere rientrata, ma il monitoraggio, d’ora in poi, sarà costante anche da parte degli organi preposti al controllo. Dall’incontro che si è svolto tra Comune e Asl, a seguito dell’esposto presentato all’azienda sanitaria novarese dalla Lega Nord, è emersa chiaramente la necessità di tenere sotto controllo un’area considerata un po’ come una zona franca della città, a ridosso del centro di Novara.
“A seguito della segnalazione pervenutaci – spiega il responsabile del Servizio Igiene e Sanità pubblica Asl Novara, dottor Aniello Esposito – abbiamo effettuato un sopralluogo nel corso del quale sono stati ritrovati rifiuti ingombranti e situazioni di particolare pericolo. Il Comune risulta aver proceduto a far rimuovere il materiale segnalato“.
Ora, gli uffici procederanno anche alla messa in sicurezza dell’impianto antincendio e dei servizi igienici, mentre il pollaio (che ad oggi non si sa da chi sia stato messo in piedi) è stato rimosso.
“La parte abitata – prosegue Esposito – non è in pessime condizioni; la sensazione è che i residenti non sappiano come smaltire i rifiuti ingombranti. Più seria, invece, la situazione nell’area adiacente, abbandonata a se stessa, zona di deposito di ogni tipo di materiale. Riteniamo che non tutti i rifiui siano della gente che abita nel villaggio (in effetti sarebbe impossibile…, ndr), probabilmente ci sono persone esterne che depositano in quei cumuli i propri ingombranti“.
La verifica dell’Asl sarà domani, mercoledì, quando i tecnici del Servizio usciranno per appurare che la rimozione sia avvenuta correttamente.
“Abbiamo chiesto che l’attenzione a quanto avviene nel villaggio non vada scemando, ma sia continuativa e costante – conclude Esposito – Ci sono zone dove, per mancanza di sorveglianza, sorgono evidenti problemi di sicurezza. Ma ritengo che, alla luce di quanto emerso dall’incontro di oggi, ci siano le condizioni per superare il problema“.
Il villaggio, lasciato in perfette condizioni dalla Tav, due anni fa è stato individuato come luogo per accogliere i casi legati alle emergenze abitative, agli sfrattati e ai senza casa. Un obiettivo nobile e certamente utile per dare sollievo alle persone coinvolte in situazioni di questo genere.
Peccato che, tra coloro che effettivamente hanno bisogno di un alloggio, ci siano anche altri “inquilini” che non esitano un attimo a trasformare ciò che hanno intorno in una discarica a cielo aperto, come effettivamente avviene all’ex villaggio Tav. Sarà per mancanza di informazione, per incuria, per mancata sorveglianza… Ma succede al punto che più di metà campo, non ufficialmente utilizzato, risulta essere abbandonato dal Comune, alla mercé di chi ci abita e lo ha ridotto ad un accumulo pericoloso di rifiuti di ogni tipo: il campo costa 500 mila euro ai novaresi ogni anno. A questa cifra vanno aggiunti gli interventi di Assa, quelli straordinari e il ricorso ai servizi sociali.
“L’amministrazione, interpellata più volte sul caso, minimizza e non si rende conto di quello che sta diventando quell’area“. La Lega, dopo l’esposto, presenta un’interrogazione all’assessore Impaloni “affinché, invece di farsi immortalare sui giornali mentre ASSA porta via un po’ di immondizia – spiega il capogruppo Mauro Franzinelli – ci risponda insieme al sindaco Ballaré per far sapere concretamente alla città: quanto sono costati gli interventi straordinari di ASSA presso il villaggio Emmaus nel 2013 e nel 2014; quali risultati ha avuto la “formazione” dei residenti al Villaggio Emmaus affinché si adoperino per applicare le regole della raccolta differenziata, annunciata a marzo dal presidente ASSA Marcello Marzo; che tipo di rifiuti sono stoccati nell’area non abitata del campo e che pericolosità comportano; chi sono i responsabili dello sfacelo di questa zona del campo e quali provvedimenti sono stati presi a loro carico; come mai nessuno è mai intervenuto prima; in che modo, con quali tempi e soprattutto con quali costi saranno rimossi i rifiuti stoccati nell’area; quali sono gli utilizzi impropri delle baracche non utilizzate dal villaggio Emmaus”.
“E poiché a febbraio il Comune ha speso ulteriori 5.000 euro per un progetto unicamente dedicato agli stranieri (come sempre i novaresi sono dimenticati !) presenti nel villaggio Emmaus al fine di impiegare detti stranieri a piccole manutenzioni nelle scuole comunali, chiediamo anche in quali scuole, cosa hanno riguardato e con quali risultati si sono effettuate queste manutenzioni. La conclusione comunque è desolante: Novara, e soprattutto i novaresi, da questa amministrazione e da questo sindaco, non sono solo abbandonati a se stessi, ma devono purtroppo subire anche le conseguenze economiche dell’inefficienza, dell’incuria e dell’abbandono della città da parte del sindaco Ballaré e di tanti suoi fidi scudieri“.