La richiesta di accesso agli atti, la ricostruzione della vicenda “Graziosi” e la richiesta di dimissioni: il Partito Democratico mostra i documenti dai quali si evince che la famosa questione “proroga Atl – Graziosi” è tutt’altro che archiviata.
I fatti: i documenti mostrati dai Democratici dimostrano che il 13 novembre, sulla posta certificata del Comune, è arrivata una mail dall’Atl che la segreteria generale ha girato all’assessore alla Promozione del Territorio Valentina Graziosi.
Lo stesso messaggio che, stando invece alla ricostruzione in commissione dell’assessore Graziosi, non sarebbe stato accessibile fino al 29 novembre.
Date, ore e passaggi: tutto mostrato con documenti alla mano da parte dei Democratici che aggiungono che il 17 novembre è stata inviata, sempre all’indirizzo dell’assessore, un’ulteriore Pec.
Al centro della polemica, ormai da giorni, c’è la proroga dello statuto dell’Atl, atto dovuto in attesa dell’applicazione della nuova legge regionale che trasformerà Atl da consorzio a società consortile. Una procedura elementare, verrebbe da dire, senonchè l’amministrazione si è accorta che, prima di arrivare in consiglio, il tema doveva passare in commissione, Commissione convocata all’ultimo minuto e caratterizzata da un dibattito serrato sulle modalità e sulle cause con cui la stessa è stata convocata. In tale contesto, l’assessore Graziosi “ha giocato allo scaricabarile, addossando le responsabilità su segretario e direttore generale e lasciando credere che l’errore fosse dovuto ad una mancata attenzione ed efficienza degli uffici. In realtà, poteva essere sincera fin da subito e dire la verità: ossia che non aveva letto quel messaggio”.
Il Partito Democratico annuncia un’interrogazione al sindaco Canelli con la quale chiederà le dimissioni dell’assessore Graziosi.