Le insidie della “rete” tra truffe, ricatti e adescamento di minori on line. Il resoconto 2018 della polizia postale: il reato più diffuso le truffe, in aumento le sextortion
E’ un bilancio decisamente preoccupante quello stilato dalla Polizia Postale per l’anno che si avvia alla chiusura: in uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza ogni azione del nostro vivere quotidiano, si sono intensificati i controlli per la prevenzione e per il contrasto della criminalità informatica. Il settore nel quale la polizia postale ha profuso maggiore attenzione è sicuramente quello della pedo pornografia on line: “L’aumento esponenziale del numero degli adolescenti presenti sul web ha determinato un’importante crescita del numero di minorenni vittime di reati contro la persona: sul territorio nazionale, dai 104 casi registrati nel 2016 si è passati a 177 nel 2017 e 202 casi trattati nel 2018; le vittime hanno tutte un’età compresa tra i 14 e i 17 anni”. 43 gli arresti effettuati nell’anno in corso, 532 le persone denunciate; per quanto riguarda il fenomeno dell’adescamento di minori, sempre attraverso la rete, sul territorio piemontese e valdostano, si sono registrati una trentina di fenomeni, nel 90% dei casi sono stati individuati e denunciati i responsabili. Ma è il ricatto on line, le sextortion, il reato costantemente in crescita su tutto il territorio nazionale con 940 casi, 20 persone denunciate e 2 gli arrestati, e grazie a una complessa attività condotta in ambito internazionale in collaborazione con la Gendarmerie Royal del Marocco, tramite gli organi di coordinamento istituzionali, sono stati arrestati 23 cittadini del Marocco destinatari delle transazioni finanziarie provento di estorsioni a sfondo sessuale. Dal mese di gennaio ad oggi, sono state denunciate complessivamente 955 persone e 8 sono state arrestate, per aver commesso estorsioni a sfondo sessuale, stalking, molestie sui social network, minacce e trattamento illecito di dati personali. Capitolo a parte quello delle truffe on line: 3355 le persone denunciate in Italia solo nel 2018, 39 quelle arrestate; 160mila le segnalazioni di truffe o tentate truffe. In questo ambito significativa l’attività svolta dagli agenti della polposta per le cosiddette truffe delle assicurazioni. “Questa tipologia di truffa – spiegano dal compartimento – viene commessa attraverso la commercializzazione di polizze assicurative mediante la creazione di portali, in taluni casi con riproduzioni di pagine web di compagnie note, sulle quali sono promosse polizze assicurative temporanee false”. Tra i reati contro la persona, in costante aumento sono le diffamazioni on line, soprattutto ai danni di persone che ricoprono incarichi istituzionali o che sono note. In questo ambito, nel 2018, sono state denunciate 685 persone sul territorio nazionale e 40 su quello piemontese. Particolare attenzione anche al fenomeno dello “hate speech”, ovvero incitamento all’odio via web: sono oltre 5mila gli spazi virtuali monitorati nel 2018 “per condotte discriminatorie”. Sul fronte dei cosiddetti cyber crimini finanziari, in Piemonte e Valle d’Aosta si sono registrati 90 casi che, al momento vedono indagate 30 persone. “Nonostante la difficoltà operativa di bloccare e recuperare le somme frodate, soprattutto perché inviate verso paesi extraeuropei (Cina, Taiwan, Hong Kong), grazie alla versatilità della piattaforma OF2CEN per l’analisi e il contrasto avanzato delle frodi del settore, nell’anno 2018, a fronte di una movimentazione in frode denunciata di oltre 38 milioni di euro, sono state recuperati e restituiti circa 9 milioni di euro, mentre sono in corso attività di cooperazione internazionale finalizzate al recupero delle restanti somme. In Piemonte nel mese di novembre sono stati inoltre individuati e arrestati due stranieri dediti alla manomissione di sportelli bancomat; i due si erano resi responsabili di molti furti messi a segno con l’utilizzo di carte civetta. Per contrastare tutti questi reati on line la polizia postale da anni è impegnata in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet, rivolte soprattutto alle giovani generazioni. “Nello specifico le campagne “Cuoriconnessi” ed “Una Vita da Social”: grazie a quest’ultima sino ad oggi sono stati incontrati oltre 1 milione e 700 mila studenti, 180.000 genitori, 100.000 insegnanti per un totale di 15.000 Istituti scolastici e 250 città italiane”.