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Novara

Le norme cambiano in diretta tv, va in scena la farsa della serie B

La Lega vara il campionato con la B a 19 squadre, dopo l’ok del Commissario Figc che arriva 5 minuti prima del sorteggio del calendario. Cambiato il format, modificando le norme in vigore. Il sistema calcio mostra il suo vero volto, ma serie C e l’associazione calciatori sono sul piede di guerra.

Arriva l’ok dalla Figc e Balata da il via al sorteggio del calendario della B a 19

Cambiato il format del campionato, modificando le norme federali che regolano il cambio del format, 5 minuti prima del calendario. E’ successo davvero e pure in diretta tv. La Lega B ha realizzato il “delitto perfetto”, con l’avvallo della Figc e salvo colpi di scena, grazie alle assurde tempistiche sui giudizi in sospeso al Coni,  che toglie al Novara calcio la serie B.

Sia chiara una cosa, nessuno non può pensare che un campionato a 20 squadre sia più sostenibile (certamente non col numero dispari a 19), ma è chiaro che una riforma simile deve avere tempi di attuazione certi e programmati e soprattutto deve essere organica ad un cambiamento armonizzato con le altre Leghe, a cominciare dalla serie A, per arrivare almeno alla C.

Cambiare le regole in corso d’opera, dopo aver rivendicato la validità delle stesse solo dieci giorni fa (la lettera di Fabbricini a Balata campeggia ancora sul sito della Figc), ha portato il Commissario Figc a smentire se stesso.

Nel comunicato ufficiale n°48 con cui Fabbricini avvalla i desiderata delle 19 società di B, la principale giustificazione riguarda i “concreti rischi per il tempestivo avvio del Campionato di Serie B” ma l’asse Lotito-Malagò, sottolineato a più riprese dalla stampa nazionale, rende più che sospetto il congelamento della discussione che il Coni avrebbe dovuto dirimere a proposito dei ripescaggi, che Frattini ha fissato addirittura per il 7 settembre (quindi dopo l’avvio del campionato) con un tempismo che sa di coincidenza davvero straordinaria.

Un delitto perfetto ma non troppo, già per le norme federali, ma quasi certamente impugnabile per la giustizia ordinaria. Anche perchè in ballo ci sono anche questioni economiche ovvero le mutualità spettanti (500 mila euro circa in più), che verranno divise fra 19 società invece che fra 22; semmai lasciando Figc e Lega a discutere di ricorsi ed eventuali risarcimenti, a babbo morto; e soprattutto passando dal portafogli della Federazione, cioè facendo rispondere in solido ai contribuenti.

Non tutte le componenti sono però d’accordo. Il Presidente della serie C Gravina pare addirittura intenzionato a denunciare Lega e Ficg presso Tribunali Ordinari, un fatto grave se confermato. Anche i calciatori si stanno muovendo, paventando uno sciopero ad oltranza che potrebbe far tardare l’avvio del campionato, senza contare la pioggia di ricorsi delle principali danneggiate, cioè le sei squadre fra le quali c’è il Novara calcio, che hanno partecipato al bando pubblicato dalla Ficg per l’integrazione dell’organico della B fino a 22 squadre, che prevedeva la presentazione di una fideiussione di 650 mila euro e l’iscrizione al campionato di serie B per altre 400 mila, oltre alle somme che le società hanno comunque versato anche per la serie C. Il risultato è che ora le “ripescabili” sono come sospese in un limbo a metà strada fra le due categorie, in attesa del pronunciamento presso il Coni, che dovrà dirimere le aventi titolo il 7 settembre, quando ormai non ce ne sarà più bisogno.

Cesare Di Cintio fra i maggiori esperti di diritto sportivo

Non finisce qui, ci sono vari e diversi profili d’illegittimità – ha spiegato Cesare Di Cintio, fra i maggiori esperti di diritto sportivo ospite di Sport Italia Tv un sistema che non sia basato sulla certezza delle norme, credo sia destinato ad essere sempre debole ed attaccabile, e ciò che è avvenuto dimostra proprio la debolezza del sistema, nel momento in cui si vanno a variare e modificare delle norme che fino a poche ore prima erano completamente differenti”.

Ovviamente la situazione sembra al momento favorire alcune società, mentre il sistema calcio invece, dovrà superare una nuova ondata di ricorsi e discredito. Un sistema che,  grazie soprattutto all’azione promossa dal Presidente Massimo De Salvo, ha finalmente mostrato pubblicamente il suo vero volto e se qualcuno può ancora intervenire per ripristinare un minimo di credibilità (magari il Governo stesso) adesso ha la certezza che i motivi ci sono e sono pure urgenti.