Buongiorno
Novara

Le offre un passaggio in auto e poi allunga le mani

Le offre un passaggio in auto e poi allunga le mani. L’uomo, sessantenne, accusato di tentata violenza sessuale è stato condannato a 2 anni e 10 mesi

Prima si offre di darle un passaggio poi, una volta in auto, comincia a importunarla. Doveva andare a Novara a trovare il fidanzato ma aveva perso il treno; per fortuna un amico di suo padre l’aveva vista, si era detto pronto ad accompagnarla e lei, tranquillamente, aveva accettato. Di certo la ragazza, che all’epoca aveva poco più che vent’anni, non immaginava che da lì a poco quell’uomo, più che sessantenne, apparentemente al di sopra di ogni sospetto, le facesse esplicite avances. Non avevano percorso che una manciata di chilometri che lui aveva iniziato a pronunciare frasi chiaramente allusive che le avevano provocato un po’ di turbamento. Poi però, forse di fronte al silenzio imbarazzato di lei, aveva alzato il tiro: si era fermato, aveva allungato una mano sulla sua coscia e le aveva fatto esplicite proposte. La ragazza, pur in uno stato di comprensibile imbarazzo, e pur guardando ostentatamente fuori dal finestrino, si era istintivamente ritratta verso la portiera dell’auto. Qualche tentativo ancora poi l’uomo aveva ceduto e rimessa l’auto in moto l’aveva accompagnata a destinazione. E lei, appena arrivata, aveva raccontato tutto al suo fidanzato e poi anche a suo padre. L’uomo, dopo la denuncia, è finito a processo con l’accusa di tentata violenza sessuale. Per il pubblico ministero nessun dubbio: “le dichiarazioni della ragazza sono attendibili e in alcun modo dirette a calunniare quell’uomo” e aveva chiesto la condanna a 3 anni. Per il difensore “è stato certamente un comportamento sgradito alla ragazza, le allusioni, le provocazioni, i tentativi di prenderle la mano. Ma non ha riferito di comportamenti aggressivi; non solo: lei non ha neppure cercato di scendere dall’auto, qualsiasi donna che si fosse sentita in pericolo l’avrebbe fatto. Il tentativo di violenza non è stato impedito dall’arrivo di qualcuno o da una reazione di lei, quando la giovane si è ritratta lui ha smesso. Il confine tra una avance rifiutata e un tentativo di violenza è labile ma la pena è certamente diversa”. I giudici però accogliendo la tesi dell’accusa hanno condannato il sessantenne alla pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione. Scontato l’appello.