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Legambiente: “Plastica nei laghi Maggiore e d’Orta”

Legambiente: “Plastica nei laghi Maggiore e d’Orta”. I dati della tredicesima edizione di Goletta dei Laghi: 2,5 rifiuti ogni metro quadrato di spiaggia; e il 75% è plastica

Dal 10 al 13 luglio la Goletta dei Laghi di Legambiente ha fatto tappa sulle sponde del Maggiore passando in rassegna alcuni arenili per individuare aree di criticità. E purtroppo, quel che è emerso dall’elaborazione dei dati raccolti, mostra che anche i nostri bacini (Lago Maggiore e d’Orta) non sono immuni dal problema dell’abbandono dei rifiuti, in particolare dall’invasione della plastica. Dopo le ricerche sulle microplastiche presenti nelle acque interne, quest’anno sono state aggiunte ricerche sui rifiuti di grandi dimensioni presenti nell’ambiente di spiaggia; e come per mare il problema è presente anche sulle sponde lacustri. Legambiente, su protocollo Enea, ha monitorato 20 arenili (lago d’Iseo, Maggiore, Como, Garda e Trasimeno) “dove sono stati trovati una media di 2,5 rifiuti ogni metro quadrato di spiaggia per un totale di 2183 rifiuti censiti”. “Anche in questo caso – spiegano da Legambiente – la plastica si conferma la regina indiscussa tra i materiali più trovati, con un percentuale del 75,5%. Rifiuti che possono frammentarsi così in milioni di particelle e provocare danni alla biodiversità: un inquinamento di difficile quantificazione e impossibile da rimuovere totalmente”. Dopo la plastica tra i materiali più trovati dalla Goletta dei Laghi c’è il vetro e ceramica (10,3%), seguito da metallo (4,7%) e carta e cartone (4,1%). Sul podio dei rifiuti più trovati ci sono, invece, i mozziconi di sigaretta, al primo posto con una percentuale del 29,4%; a seguire i frammenti di plastica, ovvero i residui di materiali che hanno già iniziato il loro processo di disgregazione; a seguire bottiglie (e pezzi) di vetro (7,4%); sacchetti di patatine e dolciumi (5,6%); bastoncini per la pulizia delle orecchie (3,5%) e frammenti di carta (3,34%). “La cattiva gestione dei rifiuti urbani – si legge nel rapporto – resta la causa principale della presenza dei rifiuti sulle sponde dei laghi monitorati (il 63% degli oggetti è riconducibile ad essa). Questa categoria di rifiuto è rappresentato per lo più da imballaggi alimentari (sacchetti di dolciumi e bottiglie, ad esempio) e da rifiuti da fumo (mozziconi di sigaretta ma anche accendini, pacchetti di sigarette e imballaggi dei pacchetti”. Contemporaneamente, per il terzo anno consecutivo, Legambiente ha continuato il monitoraggio sulla presenza di microplastiche nei laghi. “Lo scorso anno i laghi di Como e il Maggiore furono quelli in cui fu trovata la maggiore densità media di microplastiche al chilometro quadrato: rispettivamente 157mila e 123mila particelle”. Proprio per far sì che fiumi e laghi non continuino ad essere considerati da molti come discariche a cielo aperto è partito nei mesi scorsi Vispo, il progetto che per 3 anni coinvolgerà 230 volontari tra i 18 e i 30 anni in azioni di pulizia e valorizzazione delle sponde del Po e dei suoi affluenti in territorio piemontese. Un’iniziativa promossa da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta in partnership con Arpa Piemonte e European Research Institute.