Prosegue in Consiglio Regionale il dibattito per l’approvazione del disegno di legge 182 sull’attività venatoria, che i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia criticano fortemente, fra loro il novarese Giuseppe Policaro.
Legge sulla caccia. Ravello e Policaro: ”L’ennesima occasione persa”
Si richiamano al buon senso, ad abbandonare le ideologie per sposare il pragmatismo, e si preoccupano per le ripercussioni di eventuali ricorsi. Parliamo dei consiglieri regionali dei Fratelli d’Italia Roberto Ravello e Giuseppe Policaro, impegnati insieme ai loro colleghi nel dibattito sull’approvazione della nuovo disegno di Legge 182 sulla “Tutela della fauna e gestione faunistico-venatoria”, testo licenziato in gennaio che inevitabilmente sta provocando molte discussioni. In una nota diffusa alla stampa, i consiglieri Ravello ed il novarese Policaro parlano chiaramente di “occasione persa per adottare finalmente una buona legge” come risultato di “posizioni ideologiche che prevalgono sul buon senso, senza considerare in alcun modo altri aspetti di questo tema complesso, come le importanti ricadute economiche che il comparto venatorio rappresenta per i territori”.
Per Fratelli d’Italia “il colpo definitivo arriverà dalla volontà di vietare la caccia la domenica, in modo totale o parziale in base alla stagione: considerato che i giorni in cui esercitare l’attività venatoria sono stabiliti da una norma dello Stato” andiamo quindi incontro ad eventuali profili di incostituzionalità che, fatto ancor più grave “determineranno un colpo mortale all’intero comparto, con conseguenti ricadute negative per l’economia delle nostre valli e la perdita di posti di lavoro”.
Per Ravello e Policaro è una legge così controversa, al punto tale “che la Giunta regionale si appresta a chiedere il contingentamento dei tempi: se dovesse realmente verificarsi, vorrebbe dire strozzare di fatto il confronto su un tema così sensibile ed importante quale è quello delle regole del mondo venatorio, arrecando anche un vulnus al dibattito ed al confronto democratico”.
L’ultimo elemento di preoccupazione di Fratelli d’Italia riguarda alcuni ricorsi presentati da amministrazioni comunali ed associazioni venatorie presso il Consiglio di Stato, che in settembre si pronuncerà nel merito, che in caso di accoglimento, porteranno la Regione Piemonte a rimettere nuovamente mano alla norma, per tanto si chiederebbe: “una riflessione ulteriore sarebbe indice di buon senso”.