Rompere un fidanzamento e chiedere i danni, estorcendo, come metodi poco ortodossi, denaro al partner: è successo anche questo a Novara. Protagonisti due cinesi, lei dell’83, lui dell’85. La ragazza decide di lasciare il fidanzato per incompatibilità. Lui, CG, non la prende bene e inizia ad insultare la sua ex, perseguitarla con decine e decine di telefonate ogni giorno, sia sul cellulare che sul posto di lavoro, fino a minacciarla di morte.
Per “liquidare” quel rapporto, CG chiede dei soldi. In caso contrario, avrebbe reso la vita impossibile alla poveretta.
La ragazza decide di provare a chiudere questa storia assecondando l’ex partner: gli consegna 5500 euro. Ma nemmeno questo basta al cinese per sospendere le persecuzioni, diventate ormai pesanti anche sul lavoro, un noto ristorante cinese di Novara dove la ragazza lavorava. Continuamente sotto pressione, CX , il 21 settembre scorso, cede nuovamente alle richieste del ragazzo a cui decide di consegnare gli 8000 euro richiesti. Non avendo liquidi, però, la donna riempie un trolley con gioielli e piccoli beni di valore lasciandolo in pegno al suo aguzzino.
Un gesto utile solo ad alimentare ulteriormente le follie dell’ex fidanzato: nell’affannosa ricerca del denaro, la donna arrivava a licenziarsi e a chiedere immediatamente ai suoi titolari il TFR proprio per consegnare il denaro all’ex compagno.
Poi, il silenzio: della donna non si hanno più notizie. Se non che si era allontanata con l’ex compagno per cercare del denaro. A quel punto, la Squadra Mobile della Polizia di Novara si è messa sulle tracce della cinese. I due sono stati individuati vicino alla stazione. La polizia ha arrestato in flagranza di reato CG per tentata estorsione. La misura coercitiva è stata poi convalidata dal Gip che in sede di scarcerazione ha imposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna e l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.