Lella Costa si arrende agli insulti social: rinviato lo show “Questioni di cuore” al Faraggiana
La Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana di Novara comunica che lo spettacolo “Questioni di cuore” previsto comunque in ottemperanza alle norme per il contenimento del coronavirus, non si terrà per la rinuncia dell’attrice Lella Costa, vittima di inusitati attacchi via social.

Lella Costa aveva accettato di dare due spettacoli nella stessa sera
La Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana di Novara e l’attrice Lella Costa, ci hanno provato in tutti modi, ma alla fine è arrivata la resa. Lo spettacolo “Questioni di cuore” non si terrà ed è rinviato a data da destinarsi. Non è stata la paura per il coronavirus e neppure le restringenti norme di contenimento varate dal Governo, a sconfiggere la volontà di dare una parvenza di normalità ed una speranza al teatro ed in generale al mondo dell’intrattenimento, duramente provato dalla situazione; ma la gogna scatenata contro l’attrice sui social nelle ultime ore.
Con una scelta complicata ma coraggiosa, al Faraggiana si sono organizzati per tenere comunque aperto, ottemperando con scrupolo alle norme previste dal Decreto del Consiglio dei Ministri dello scorso 4 marzo, con gli ingressi del pubblico gestiti in modo contingentato, lasciando libera la poltrona a destra, sinistra, davanti e dietro a quella occupata dal singolo spettatore, praticamente a scacchiera. In buona sostanza riducendo la capienza nella versione per il teatro a 224 e per il cinema a solo platea a 150 posti.
I biglietti per lo spettacolo “Questioni di cuore” erano però già stati venduti, ma Lella Costa con un gesto di grande generosità per il pubblico novarese e per amore del teatro, aveva accettato di tenere due recital uno dopo l’altro fra le 20 e le 24, per suddividere gli spettatori in due spettacoli distinti, allo stesso cachet concordato. Uno spettacolo alle 20 lriservato ai possessori di abbonamenti posto platea e a coloro che hanno il biglietto di platea dalla fila A alla fila H comprese, ed un altro dalle 22 per i possessori di abbonamento posto palchetto, di biglietto posto palchetto o galleria, e quelli di biglietto posto platea dalla fila J alla fila Q comprese.
“La nostra proposta andava in una direzione di estrema correttezza verso il pubblico – scrive in una nota stampa la Fondazione Faraggiana – In un momento delicato per la vita sociale volevamo non rinunciare ad una serata di sorrisi, dove trovare parole incoraggianti per continuare a vivere, magari meglio, senza ignorare le norme stabilite. Prendiamo atto che questo non è possibile e volentieri ci atteniamo a quello voluto da Lella a cui mandiamo ancora un fortissimo abbraccio virtuale, ci ritroveremo sul palcoscenico del Faraggiana e troveremo il modo di riderci sopra ricordando questi momenti; fortunatamente la Vita va avanti”.
Ma la notizia evidentemente, non solo non ha trovato solo consensi, ma ha scatenato il livore di chi ha mal interpretato l’iniziativa e non ha esitato di riversare la propria contrarietà attraverso i social, L’attrice se va bene, è stata accusata di opportunismo, per non dire di attaccamento al denaro, ma ciò che è apparso più grave; di irresponsabilità per il rischio di diffusione del virus. Tutte cose false ed infamanti, come spiegato, ma che hanno indotto Lella Costa a prendere la decisione della rinuncia, per evitare che un’iniziativa dal nobile intento, in un momento così delicato, venisse trasformata in una sorta di sfida personale agli heaters che forse questa volta sono stati pure condizionati dalla paura sempre più diffusa.