Lesioni, stalking e violenza sessuale, ex compagno condannato a sette anni. Vittima una giovane donna che aveva deciso di troncare la relazione
All’inizio una storia come tante: la conoscenza, la frequentazione, la relazione poi la decisione di andare a vivere sotto lo stesso tetto. Una convivenza che però dopo pochi mesi aveva mostrato le prime incrinature. All’inizio gli insulti, poi qualche discussione e qualche strattone fino ad arrivare a quanto aveva denunciato la donna alle lesioni e per finire anche alla violenza sessuale. Sul banco degli imputati un uomo di 38 anni di nazionalità marocchina che nei giorni scorsi, per questi fatti, è stato condannato a 7 anni e mezzo di reclusione (il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 8 anni). La storia era stata ripercorsa in aula dalla donna, trentenne, che si è costituita parte civile al processo. “Nell’ultimo periodo della nostra convivenza, durata in tutto sei mesi, le cose hanno iniziato a peggiorare – aveva detto davanti ai giudici – e io l’ho conosciuto per quello che era: una persona aggressiva”. “Le discussioni si originavano per motivi di lavoro, il mio. Facevo la barista e lavoravo fino a tardi, lui non tollerava che lavorassi in un bar perché, diceva, tutti mi guardavano. Dopo sei mesi ho deciso di lasciarlo”. Ma in seguito a quella decisione erano iniziati i problemi; messaggi, telefonate, pedinamenti, lesioni. Poi lui “era partito per il Marocco e per un anno non l’ho più né visto né sentito” ma una volta rientrato a Novara, nell’estate del 2017, si era rifatto vivo con telefonate e messaggi. E la situazione era precipitata una sera d’estate quando lei l’aveva trovato sotto casa. Era salito e di fronte all’ennesimo rifiuto di lei a riallacciare la relazione, prima l’aveva aggredita e picchiata e infine l’aveva trascinata in camera e aveva abusato di lei. Il tribunale ha stabilito una provvisionale di 50mila euro per la donna e mandato alla sede civile per il risarcimento dei danni.