Letture al buio mercoledì al teatro Faraggiana. Con l’associazione Sognattori verranno proposte pagine di Calvino con accompagnamento musicale
Teatro al buio mercoledì sera alle 21 al Teatro Faraggiana di Novara. Un’esperienza collettiva di letture senza riflettori, dove tutto è puntato sull’ascolto: è proposta dall’associazione culturale Sognattori in collaborazione con Amici della fondazione Frederic Gaillanne. Il testo scelto è «La distanza della Luna» di Italo Calvino, con Mariarosa Franchini ed Eleonora Calamita come voci narranti e l’accompagnamento musicale di Fabio Mazzotti e Chiara Baragioli (voce), Giacomo Zamponi (violino), Daniele Mennella e Gianni Uda (chitarre), Lorenzo Scendrate (contrabbasso). Biglietti a 5 euro.
Sarà canzone ad accompagnare pian piano dalla luce al buio. Nella nuova dimensione la musica segna il tempo della vicenda. È una sorta di spettacolo inverso, dove le luci, tutte, si spengono e l’immaginario si accende. Una penna sapiente, due voci narranti, qualche manciata di note attingono all’archivio sconfinato delle immagini che ci portiamo dentro. I riflettori puntano sul palcoscenico della nostra mente. La storia è una sola per tutti, l’allestimento scenico è, per ognuno, il proprio, irripetibile e unico». E la storia è quella raccontata da Calvino nel libro «La distanza dalla Luna». Rimanda a un altro tempo, in un universo dove comandano leggi di un’altra fisica, una terra e una luna sono tanto vicine da potersi quasi toccare. Gli abitanti di quel mondo salgono e scendono dal satellite giocando con una gravità un po’ bislacca, a tratti simile, ma in fondo completamente diversa dalla nostra. Rimangono immutabili le leggi del cuore, che scandiscono il cercarsi e il perdersi dei personaggi della storia, sospesi fra mondi e amori inconciliabili.
La serata sarà introdotta da una testimonianza da parte dell’associazione Amici della Fondazione Frederic Gaillanne.