Sabato prossimo il Novara di mister Toscano affronterà il Feralpisalò, squadra dove milita l’ex giocatore azzurro Alex Pinardi.
Pinardi nasce a Chiari il 5 settembre 1980, inizia la sua avventura nel mondo del calcio nelle giovanili dell’Atalanta dove, nel 1997, farà il suo esordio in prima squadra e vi resterà fino al 2004 totalizzando 100 presenze e 16 reti; vestirà poi le maglie di Lecce, Modena, Cagliari, per l’appunto Novara, Vicenza, Cremonese e attualmente Feralpisalò. Centrocampista di ottime qualità, può giocare sia da trequartista che davanti alla difesa dove lo ha collocato mister Giuseppe Scienza dalla scorsa stagione. In questa intervista Alex ci parla della sua avventura a Novara, del suo presente a Salò e della partita di sabato.
Arrivi a Novara nel gennaio 2011 e conquisti la promozione in Serie A, raccontaci quella stagione. “E’ stata una bellissima stagione, arrivavo dalla Serie A (Cagliari, ndr) sono arrivato in un gruppo collaudato e di bravissimi ragazzi e abbiamo ottenuto una promozione storica. Sinceramente a livello personale non avevo fatto chissà cosa, però aver fatto parte di quel gruppo è stato importante. Sono una persona autocritica e quell’anno ho avuto alcuni problemi fisici che mi hanno un po’ frenato, però sono sempre stato insieme ai ragazzi e ho sempre avuto un comportamento umano che è stato apprezzato. Ricordo sempre con piacere la gente che dopo 55 anni ha visto il Novara tornare in Serie A”.
Nel gennaio 2012 vieni ceduto prima in prestito e poi a titolo definitivo al Vicenza, è stata una tua scelta? “E’ stata una scelta un po’ costretta e condivisa con il mister (Tesser, ndr) e la società. Avevamo conquistato la massima serie e a differenza della stagione precedente ero partito bene segnando anche un gol in Coppa Italia; avevo poi giocato nella partita d’esordio a Verona contro il Chievo dove avevo fatto bene, però era un Novara che prendeva parecchi gol e il mister ha deciso di cambiare modulo passando dal 4-3-1-2 al 5-3-2, quindi non c’era più spazio per un trequartista. Nonostante questo ho apprezzato il mister perché mi ha fatto un discorso chiaro… alla fine piuttosto che andare in tribuna come è successo nelle ultime partite, ho preferito rimettermi in gioco scendendo anche di categoria”.
Dopo il tormentone estivo, dove in un primo tempo sembrava che il Novara fosse riammesso in Serie B, ti aspettavi un finale del genere? “Premetto che mi dispiace per il Novara, faccio il tifo per tutte le squadre dove ho giocato. Hanno riammesso il Vicenza che è un’altra squadra nella quale sono stato, però speravo che il Novara tornasse in Serie B. Non conosco bene come funzionano queste cose, capisco perfettamente l’arrabbiatura dei tifosi azzurri perché quello che è successo nel calcio italiano è un po’ lo specchio di quello che succede in Italia… siamo arrivati a due giorni prima dell’inizio dei campionato, con alcune squadre che non sapevano ancora dove andare a giocare, le tempistiche in Italia rappresentano un po’ quello che è lo stato attuale del Paese, se si può dire è una cosa “schifosa” però purtroppo funziona così”.
Quest’anno sei alla t ua seconda stagione con il Feralpisalò, quale obiettivo vi siete prefissati? “Il nostro obiettivo è quello di salvarci, fare un campionato senza patemi e raggiungere una salvezza tranquilla; l’anno scorso abbiamo fatto una grande annata, con la squadra più giovane di tutta la Lega Pro siamo arrivati a disputare i play-off, quest’anno secondo me ci sono squadre molto attrezzate, vedi lo stesso Novara, Monza, Alessandria e Venezia. Sarà un campionato diviso in due tronconi, dove tre punteranno alla promozione diretta tra le quali ci metto anche il Novara, poi ce ne sono cinque/sei che possono rientrare nel discorso play-off e tutte le altre si giocheranno la salvezza. Come in ogni campionato ci saranno sempre le sorprese e noi speriamo di essere una di quelle”.
Sabato in occasione di Novara-Feralpisalò tornerai a calcare il “Piola”. Che partita prevedi? “Una partita per noi dura, come ti ho detto prima il Novara è la squadra più attrezzata per fare il suo ritorno in Serie B; questo non vuol dire che verremo a Novara spacciati o a fare una gita… verremo al “Piola” a giocarci la nostra partita. Siamo una società piccola e per bene, ma pur essendo una piccola realtà siamo andati su tutti i campi a giocarci ogni partita. Non verremo a fare la vittima sacrificale, però sappiamo che ci aspetta forse la partita più difficile di tutto il campionato”.
Il tuo messaggio ai lettori di VaNovaraVa.it e ai tifosi azzurri? “Li saluto tutti con affetto, spero che quest’anno si tolgano delle belle soddisfazioni che, diciamo, i consiglieri della Lega di B hanno loro tolto ad inizio stagione… dico loro di tifare sempre per il Novara perché conosco bene la passione che ci mette il presidente De Salvo e so che non è facile dopo una retrocessione e dopo quello che è successo quest’estate”.
Questo è Alex Pinardi, prima di tutto un ragazzo dai sani principi morali e poi un grande giocatore. L’ho visto giocare qualche partita la scorsa stagione e in Lega Pro è senza dubbio un atleta che fa ancora la differenza. Ritrovare, anche se da avversario, un giocatore dalle qualità morali come Pinardi, sarà un bel messaggio di sport SANO…
Massimo Corsano (per gentile concessione di www.vanovarava.it)