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Novara

Lezioni del sabato alle superiori? Besozzi e Allegra: «Parliamone, ma le difficoltà sono note»

Sulla settimana corta, ossia sulla sospensione delle lezioni il sabato mattina, negli istituti superiori, c’è chi non è mai stato d’accordo. Più ore nelle giornate precedenti il sabato per gli studenti, obbligo per coloro che vengono da fuori città di rimanere a Novara per la pausa pranzo e per poi riprendere le lezioni, programmi di didattica difficili da portare a conclusione.

Anche negli ultimi giorni, è riaffiorato il problema su input del preside del Liceo classico-linguistico Carlo Alberto, professor Fratta e di alcuni docenti dello stesso liceo. L’appello affinchè si inseriscano di nuovo le lezioni il sabato mattina è rivolto alla Provincia di Novara, da cui, di fatto, dipendono la gestione e l’ordinaria amministrazione delle scuole superiori. Il presidente Matteo Besozzi, insieme alla consigliera delegata Emanuela Allegra, non chiudono le porte, anche se, ammettono, le difficoltà per tornare al vecchio sistema sarebbero davvero tante.

“Siamo disponibili ad aprire un dialogo con presidi, insegnanti, studenti e famiglie riguardo la possibilità per alcune scuole superiori novaresi di abbandonare la settimana corta, tornando a lezione anche il sabato – dicono Besozzi e Allegra – La settimana corta è stata introdotta tre anni fa per risparmiare risorse, in particolare sul trasporto pubblico e sul riscaldamento degli edifici. La rimodulazione dell’orario ha richiesto ai ragazzi e agli insegnanti adattamenti che in alcuni casi hanno probabilmente penalizzato la didattica, con ritmi ed orari giornalieri più stressanti, soprattutto per gli studenti residenti nei paesi costretti a pranzare fuori casa per effettuare i rientri pomeridiani. Dopo una prima fase delicata, tuttavia, l’orario su cinque giorni è stato metabolizzato, trovando anche molti sostenitori, sia tra i ragazzi felici di stare a casa il sabato, sia tra il corpo docente e i genitori”.

“Se ora alcune scuole desiderano tornare all’orario su sei giorni siamo pronti ad ascoltare i Consigli di Istituto e le rappresentanze studentesche, per mettere sul piatto pro e contro dati alla mano: le criticità di bilancio della Provincia come è noto non sono migliorate e, anche se le scuole decidessero di contribuire, sarebbe necessario raggiungere una sinergia tra i diversi Istituti superiori per poter quantomeno coordinare il trasporto pubblico: inserire corse scolastiche il sabato solo per gli studenti di una o due scuole, con le risorse attuali, significherebbe limitare il servizio nei giorni infrasettimanali. Il nostro obiettivo è trovare il miglior equilibrio tra esigenze didattiche e servizi”.