Code infinite, tempi lunghissimi e tanta rabbia scaricata sui due operatori che, in questi giorni, si stanno occupando della tessera Bip, ovvero la nuova modalità di abbonamento al trasporto pubblico locale della città di Novara.
Allo sportello della Sun di corso Garibaldi in queste ore regna sovrano il caos. Complice un servizio che definire carente, secondo gli utenti che lo stanno sperimentando, è un eufemismo.
“Sono entrata la mattina alle 10 circa – ci racconta una mamma esasperata – dovevo fare l’abbonamento ai mezzi pubblici per mia figlia che inizia la scuola lunedì. Prima novità: la mia tessera, quella che rinnovavo da quattro anni, non è più valida. Dovrà essere sostituta con una tessera magnetica ricaricabile che costa 5 euro. Seconda novita, quella che mi ha scoraggiata, avevo davanti, prima del mio turno ben 190 numeri. Io lavoro, non ho tutto questo tempo a disposizione… E poi ci dicono di utilizzare i mezzi pubblici… Una beffa”.
Eppure, nonostante le proteste, sembra che la situazione sia così ormai da giorni. Chi vuole abbonarsi ai mezzi pubblici della Sun deve prima di tutto armarsi di santa pazienza…
Un vero incubo per genitori e studenti che si mettono in coda anche alle 8 del mattino, rimanendo lì per ore e ore. Due soltanto gli operatori in servizio, bersaglio della rabbia, giustificata, di utenti costretti a perdere giornate intere per poter conquistare l’agognato abbonamento ai bus.
L’utilizzo della tessera magnetica è certamente una buona idea e paradossalmente si tratta di un espediente che può facilitare fortemente la gestione della biglietteria. Ma, forse complice la scarsa informazione, l’iniziativa di Sun si sta trasformando in un boomerang.
Una situazione di disagio pesantissima che in queste ore è stata denunciata anche da Ivan De Grandis, coordinatore di Noi per Novara, con un comunicato stampa: “Visto che proprio in questi giorni il Sindaco Ballarè si è vantato del fatto che ci sarebbe un +5% di utenti del trasposto pubblico Sun, come è possibile che ci sia un unico e solo punto rinnovo per tutta Novara e provincia? Basta calcolare anche solo quanti ragazzi iniziano l’anno scolastico e provengono dai comuni limitrofi… Come hanno fatto i vertici di Sun a non prevedere tali disagi, soprattutto con l’introduzione di questo nuovo tipo di abbonamento?”
“In più va sottolineato – dice De Grandis – che anche i “vecchi abbonati” devono cambiare e passare alla tessera magnetica. La cosiddetta Tessera Bip, che però è ovviamente un obbligo e non una scelta, al costo di 5 euro! Come sono giustificati quei 5 euro? Un’altra nuova gabella insomma e se moltiplichiamo per il numero di abbonamenti sottoscritti la cifra che ne deriva è davvero consistente!”.
In effetti… Il risultato di questa operazione è che lunedì saranno molti gli studenti e gli utenti che dovranno acquistare un biglietto per andare a scuola o al lavoro, senza poter contare sull’abbonamento che ad oggi pare inavvicinabile.
A questo punto resta solo una domanda: ma siamo proprio sicuri che questi disagi alimentino l’utilizzo del trasporto pubblico?