Per un anno è stato vittima del suo aguzzino: lui, novarese, disabile all’80%, con difficoltà tali da richiedere l’assistenza dei servizi sociali, lo aveva accolto nella sua casa, dandogli un tetto sotto il quale stare in attesa di un lavoro e di una collocazione autonoma, e lui si è approfittato della situazione, derubandolo, prima, e ricattandolo, poi. La segnalazione è arrivata alla Polizia di Novara che si è presentata a acasa di MM, la vittima, riuscendo a varcare la soglia dopo che il novarese, per paura di ritorsioni, si era barricato in casa.Quando gli agenti intervenuti sono riusciti a convincere MM, l’hanno portato in Questura dove ha sfogato e raccontato le sue paure. Il novarese aveva ospitato FN, di origini pugliesi, ma di fatto a Novara, 32 anni, in quel momento, senza lavoro e senza una casa.
E’ bastato poco tempo per capire che FN aveva intenzioni ben meno nobili nei confronti di colui che, di fatto, lo aveva salvato dalla strada. Approfittando della disabilità di MM, già nel 2007 gli aveva sottratto il bancomat prelevando 600 euro dal conto corrente del novarese. Nonostante ciò, quest’ultimo, non si era sentito di cacciarlo da casa, almeno fino a quando la situazione non divenne insostenibile. Un anno fa, grazie all’intervento dei servizi sociali, MM riuscì a liberarsi dell’ingombrante presenza di FN, il quale, nel frattempo, in casa di colui che lo ospitava, aveva anche iniziato ad assumere droga.
Ma la parentesi di tranquillità per il disabile novarese è durata poco: presto, MM si è trovato a “dover” rispondere, dietro minacce, a costanti e periodiche richieste di denaro da parte del suo aguzzino che rivendicava una certa cifra ogni settimana.
Il racconto di MM, già pesantemente provato dalla sua patologia e da uno stato mentale complicato, alla luce di tutte le minacce e le estorsioni subite, hanno accelarato l’azione degli uomini della Squadra Mobile di Novara che, nell’arco di pochi giorni, hanno predisposto la propria azione di controllo. FN ben sapeva quale fosse la data in cui l'”amico” percepiva dei soldi per il suo sostentamento. Avvenuto il contatto, i due si sono accordati su ora e luogo dell’incontro per la consegna della somma pattuita.
Un breve abbraccio tra i due, per scambiarsi il denaro senza essere visti, e poi l’inseguimento di FN che stava cercando di andarsene alla svelta. La Polizia l’ha bloccato e arrestato in flagranza del reato di estorsione aggravata. Arresto convalidato dal Gip del Tribunale di Novara. A carico del pugliese, anche l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.