Revocata definitivamente la concessione per la realizzazione del parcheggio sotterraneo di largo Bellini. Con delibera datata 29 settembre, infatti, la Giunta comunale decide di chiudere una volta per tutte la vicenda legata alla struttura sotterranea del centro di Novara. Una promessa di Ballarè e della sua compagine che risale ai tempi della campagna elettorale del centro sinistra, una scelta dall’impronta principalmente politica contro la strada intrapresa dalla precedente amministrazione. Dopo la richiesta a Saba, la società titolare dell’opera di largo Bellini, di modifiche al progetto, la Giunta Ballaré ha deciso di sospendere completamente l’iter, affrontando, a titolo di risarcimento, spese che la Saba aveva già anche effettuato: spese di progettazione, innanzitutto, e di programmazione. Saltato l’accordo, amministrazione e Saba si incontrano per trovare una soluzione consensuale. Risultato: il Comune chiude la partita del parcheggio sotterraneo tirando fuori dalle proprie tasche (che sono poi quelle dei cittadini) 1 milione 650 mila euro più Iva da sborsare in tre rate. La prima, di 500 mila euro, entro il 31 ottobre.
“Un’improvvida promessa elettorale densa di demagogia – la definisce il consigliere comunale Daniele Andretta – che non è costata “solo” 1.650.000 euro ai contribuenti, ma molto molto di più. Per ovviare a questo percorso – prosegue Andretta – e per contribuitre a gonfiare ulteriormente l’ego personale del sindaco Ballarè, è stato avviato il Piano Musa. Da questa gravosissima iniziativa verranno tirate fuori, indirettamente, ovvio, le risorse finanziarie per pagare le somme dovute a Saba“.
Non solo: “Questa scelta, ci costa, nell’ambito della società che gestisce Musa, il 51% di partecipazione al socio privato e il 49% al Comune di Novara. E ci costa anche un incredibile danno di immagine derivante dall’aver scelto un partner austriaco che ha come “alleati” società anonime sparpagliate in diversi stati europei, società con una pianificazione fiscale aggressiva e dai contorni poco chiari. Non dimentichiamo, inoltre, che grazie a queste scelte, Novara si trova ancora molto indietro rispetto ad altre città che ambiscono ad avere una vocazione europea; mentre dalle altre parti si creano parcheggi sotterranei tecnologicamente innovativi, a Novara si continua a pagare, e non poco, per parcheggiare le macchine in strada“.
Il tutto come gesto di autotutela, sostiene il Comune. Esattamente come per il lodo Sporting, che costa ai Novaresi 17 milioni di euro, e per il teleriscaldamento, altro milione di euro circa sborsato tanto per ribadire una posizione politica ormai più che nota. Quella di essere “contro a priori”!