È un bel guaio per il Comune di Novara a cui poche ore fa è stato notificata la decisione arbitrale sul lodo Sporting: il Comune è stato condannato al pagamento di 14,4 milioni di euro alla società che aveva in gestione l’impianto sportivo del Terdoppio.
Una bella cifra, seppur dimezzata rispetto a quanto lo Sporting aveva chiesto inizialmente, circa 32 milioni di euro, come risarcimento per la risoluzione del contratto decisa dall’amministrazione comunale a fine 2012.
La voce dell’assessore Dulio, raggiunto poco dopo la notifica del lodo arbitrale, tradisce una forte preoccupazione, anche se, come sempre, il titolare del Bilancio ci va cauto: “Innanzitutto dobbiamo leggere bene l’arbitrato, capire quali conteggi sono stati effettuati e approfondire con i nostri uffici e tecnici per valutare come procedere”.
Dulio pare non prendere in considerazione l’ipotesi di un ricorso: “Intanto c’è da capire se si può impugnare il lodo dinanzi alla Magistratura ordinaria. E questo è un primo passo. Una volta effettuata tale verifica, è importante valutare se convenga o meno un procedimento di impugnazione”.
Quindi è più credibile che l’amministrazione segua un percorso volto a saldare il conto. Ma 14,4 milioni di euro sono una cifra che comprometterebbe facilmente le casse del Comune: “È una questione particolarmente delicata – spiega Dulio – Sicuramente, per procedere al pagamento, utilizzeremo l’accantonamento, di circa un milione di euro, che abbiamo effettuato proprio in vista di tale sentenza, e ricorreremo ai crediti che vantiamo per Tares ed affitti non pagati, più o meno due milioni di euro”.
Dulio è pronto però a giocarsi la carta più grossa, quella della fideiussione, “un debito che il Comune – precisa Dulio – ha nei confronti della banca: se la società non paga il mutuo all’istituto di credito, deve intervenire Palazzo Cabrino. Ma la fideiussione diventa parallelamente un credito del Comune stesso nei confronti della società Sporting”. E qui si tratta di un importo di 9 milioni di euro.
Una bella tegola che cade sulla testa dell’amministrazione comunale di Novara che, tra fine 2012 e inizio 2013, aveva, tra mille perplessità delle opposizioni e degli operatori dello sport, optato per la risoluzione del contratto. Questo quando la società di gestione dello Sporting aveva chiuso l’impianto sportivo lamentando che a fronte di difficoltà di ordine finanziario il Comune non aveva adeguato la convenzione. Un contenzioso che si conclude presumibilmente oggi, ma che di fatto potrebbe aprire una voragine irreversibile nel bilancio di Palazzo Cabrino…