Una collaborazione culturale a livello internazionale: dopo Londra e New York, l’Arco di Palmira arriverà ad Arona.
“L’Ida – Institute for Digital Archeology – di Oxford – annuncia il Sindaco di Arona Alberto Gusmeroli – ha acconsentito a concedere alla nostra città la riproduzione dell’Arco di Palmira realizzata da una ditta italiana a Carrara. L’arco, alto oltre 5 metri, è stato esposto solo due volte: la prima a Londra a Trafalgar Square e poi, da settembre 2016, a New York nel Manhattan’s City Hall Park”.
Una riproduzione effettuata con una stampante 3D e con una tecnologi particolarmente all’avanguardia che ha dato la possiiblità, fino a questo momento, a migliaia e migliaia di visitatori di attraversare la struttura, ripercorrendo la storia della città siriana, distrutta dall’Isis. Arona sarà l’unica tappa italiana per l’Arco di Palmira: il contatto è avvenuto tramite una ragazza inglese che, in estate, ha fatto tappa ad Arona e ha notato, con stupore, l’intitolazione del Museo a Khaled al- Asaad. Grazie ai contatti del padre, tornata a Londra è riuscita a creare una rete che ha portato la città lacustre ad essere la prescelta per ospitare la struttura alta 5 metri che ora si trova a New York. Dal 25 marzo sarà eretta ad Arona nell’evento “Passing through, moving forward”.
L’arco, distrutto in Siria dalle milizie dell’Isis, ha un altissimo valore simbolico: anche ad Arona, potrà essere attraversato. La sua posa sarà accompagnata da una mostra di approfondimento allestita presso il Civico Museo Archeologico “Khaled al- Asaad” di Arona.
“Oltre all’importante significato storico ed archeologico – prosegue Gusmeroli – l’arco è un esempio di come la tecnologia utilizzata per la sua realizzazione, possa essere applicata anche a seguito di eventi calamitosi come quelli recentemente avvenuti nel nostro Paese. Un ulteriore grande evento di fortissimo richiamo simbolico e turistico per la nostra città”.