Si tratta di un trial clinico randomizzato controllato, promosso dall’Università del Piemonte Orientale e diretto dal prof. Pier Paolo Sainaghi, della struttura a direzione universitaria di Medicina interna 1 diretta dal prof. Mario Pirisi
L’azienda ospedaliero-universitaria di Novara avvia la sperimentazione clinica randomizzata controllata, multicentrica, per valutare l’efficacia e la sicurezza dell’associazione di idrossiclorochina più azitromicina nei confronti dell’utilizzo della sola idrossiclorochina in pazienti affetti da polmonite da COVID-19.
Si tratta di un trial clinico randomizzato controllato, promosso dall’Università del Piemonte Orientale e diretto dal prof. Pier Paolo Sainaghi, della struttura a direzione universitaria di Medicina interna 1 diretta dal prof. Mario Pirisi: lo studio è di carattere nazionale, approvato dal Comitato tecnico scientifico dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) e dal Comitato Etico Nazionale Spallanzani e coinvolgerà anche altri centri piemontesi e in Italia.
«L’obiettivo generale di questo studio – spiega il prof. Sainaghi – è valutare se la terapia di associazione tra idrossiclorochina e azitromicina è in grado di determinare rispetto alla terapia con sola idrossiclorochina una guarigione clinica più frequente e rapida tale da permetterne più precocemente la dimissione da ricovero ospedaliero. Si tratta di un obiettivo di interesse primario per il paziente in quanto è prioritario individuare un trattamento efficace dell’infezione, ma anche per la sanità pubblica che ha l’urgente necessità di ridurre il numero dei pazienti ricoverati in ospedale riducendo la durata dei ricoveri per polmonite da Covid- 19 per poter fare meglio fronte alle necessità cliniche sia di altri pazienti affetti da polmonite da Covid o da altre patologie».