Lotto AstraZeneca sospeso cautelativamente anche in Piemonte, si vaccina comunque con altri lotti
Nessuna criticità particolare registrata in Piemonte sul lotto AstraZeneca già sospeso cautelativamente da Aifa. La Regione prosegue comunque la vaccinazione con altri lotti disponibili. Numeri tranquillizzanti, il sistema di controllo funziona.
Grande eco mediatica stanno destando le notizie riguardanti alcune reazioni avverse in tutta Europa e due morti avvenute in Sicilia (sulle quali le autorità stanno indagando), seguite temporalmente alla somministrazione del vaccino AstraZeneca.
Per questi motivi nel nostro Paese, Aifa ha deciso di sospendere momentaneamente l’inoculazione del vaccino relativo al lotto sotto analisi.
Anche il Piemonte ha ricevuto una partita di dosi del lotto ABV2856 AstraZeneca anti COVID-19, così anche l’unità di crisi regionale, ha dato disposizione alle Asl di sospendere immediatamente la somministrazione dei vaccini appartenenti a questo lotto, garantendo la continuità della campagna vaccinale attraverso l’inoculazione di dosi appartenenti a lotti differenti. Al momento non è stata segnalata nessuna criticità particolare da parte delle persone che hanno ricevuto il farmaco e prosegue il monitoraggio già attivo per la verifica di eventuali reazioni avverse.
La scorsa settimana, aveva avuto altrettanta eco la notizia della morte di una insegnante napoletana, che era morta quattro ore dopo l’inoculazione del vaccino AstraZenaca. Dopo l’apertura di un fascicolo disposto dalla Procura partenopea, sulla sfortunata maestra è stata poi disposta l’autopsia, che ha stabilito come causa di morte: “un infarto intestinale provocato a sua volta dal sequestro, nella parete addominale, di un’ansa del tratto digerente“, insomma nulla a che fare con il vaccino.
In ambito continentale, Austria, Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia, in attesa di avere maggiori ragguagli rispetto ai problemi di coagulazione del sangue riscontrati in alcune persone da poco vaccinate, avevano sospeso la somministrazione AstraZeneca; a questi stati si sono aggiunte Danimarca, Norvegia, Islanda e Danimarca, dove si è registrato un decesso per trombosi, sul quale le autorità sanitarie danesi vogliono giustamente vederci chiaro. In tutti i casi succitati, parliamo di sospensioni temporanee e di autorità responsabili che parlano di provvedimenti cautelativi in presenza di elementi che al momento, non determinano un diretto legame di causa-effetto rispetto alle vaccinazioni.
Al momento, solo nel vecchio continente, ci sono 10 milioni di vaccinati AstraZeneca in Gran Bretagna e 8,5 milioni nell’Unione Europea, con circa una trentina di problemi cardiovascolari o trombotici, rilevati dopo l’inoculazione. Per l’OMS ed i medici specializzati, sono numeri che rientrerebbero nella normalità e che si registrerebbero anche senza la somministrazione del vaccino stesso.
Insomma, giusta cautela, ragionevole la scelta della massima cautela, ma nessun allarmismo. Quello che sta succedendo semmai, dimostra come il sistema di controlli si attivi in modo sistematico e che non ci sono deroghe alla massima sicurezza.