I lavori che si vedono in questi giorni in piazza Martiri non sono finalizzati al posizionamento delle sbarre, ma a quello delle spire necessarie al conteggio totale delle auto parcheggiate, in modo che le informazioni vengano poi rimandate alle paline per comunicare agli utenti eventuali posti liberi.
Qualcuno ha invece pensato e diffuso erroneamente la notizia che si trattasse di lavori di realizzazione di sbarre a chiusura totale del parcheggio: in mattinata, infatti, il coordinatore di “No Musa” e “Sveglia Novara”, Ivan de Grandis, ha inviato un comunicato stampa nel quale dichiara che “per spingere Musa, il piano della sosta tanto inviso ai cittadini e partorito dalla coppia Ballarè-Rigotti, l’amministrazione sempre più incoerente, si scorda completamente di essere la stessa che voleva il “salotto buono” e in Piazza Martiri ci mette addirittura le sbarre, trattando la piazza principale della città come un silos qualunque”.
Una gaffe alquanto grossolana, verrebbe da dire, che sarebbe stato meglio evitare innanzitutto perchè errata, e poi anche perchè ha suscitato forti e rabbiose reazioni da parte di Novaresi già abbastanza esasperati dalla nuova “tassa” di nome Musa imposta dall’amministrazione Ballarè.
Un piano, quello dei parcheggi, già sufficientemente e fortemente criticato dagli utenti che grava sulle tasche dei cittadini e che ha provocato non solo rabbia, ma anche conseguenti atti vandalici ai danni dell’infrastrutturazione legata proprio a Musa.
Ne è una riprova il fatto che la sbarra di largo Alpini in uscita è stata divelta per la seconda volta nel giro di pochi mesi. E finchè non verrà riposizionata c’è la possibilità che chi parcheggia esca senza pagare ciò che è dovuto.
Insomma, un bel caos di voci aggrovigliate che si accumulano giorno dopo giorno e che si alimentano anche di leggende metropolitane, come in questo caso, a cui oggi diventa facile credere.
Le sbarre, è ormai evidente, sono un sistema che piace poco ai Novaresi, tant’è che la previsione di posizionarle anche lungo l’Allea è sfumata. Per comodità, in questo parcheggio, verranno creati due accessi con uscita soltanto verso il Coccia.
Rimangono invece le sbarre in largo Alpini, Fast Park Marconi e nel futuro parcheggio della Caserma Passalacqua.
In questi giorni, si sta sperimentando anche la funzionalità delle paline che sono state in parte attivate. Il sistema di infomobilità sarà a regime entro pochi giorni.