Gli insegnanti non laureati, esclusi a sorpresa dalle graduatorie, non si arrendono. Dopo essere scese in piazza lo scorso 8 gennaio con i colleghi milanesi, ora chiedono l’attenzione dei novaresi. Nella mattinata di ieri, mercoledì 24 gennaio, il sindaco Alessandro Canelli ha ricevuto a Palazzo Cabrino una delegazione formata da undici dei circa quattrocento insegnanti della provincia di Novara interessati dalla questione.
Si tratta di diplomati magistrali esclusi dalle Graduatorie a esaurimento (Gae) per l’insegnamento e che, con il prossimo anno scolastico, rischiano, come hanno spiegato, “di ritrovarsi senza un posto di lavoro o di andare incontro a un’assunzione a tempo determinato nonostante anni di attività nel mondo della scuola, ingressi in ruolo e un diploma che ha a tutti gli effetti valore legale e abilitante per l’insegnamento. Purtroppo, data anche la complessità della situazione sul piano legale e un continuo aggiungersi di tasselli che sono in netta contraddizione con la recente sentenza del Consiglio di Stato che ci esclude dalla Graduatoria a esaurimento, non tutte le informazioni sulla nostra situazione sono state diffuse correttamente, penalizzando in questo modo ulteriormente la nostra battaglia”.
Canelli ha commentato parlando di “situazione quasi kafkiana” e si è reso disponibile a sottoporre la questione all’attenzione del Consiglio comunale. “Già con la prossima assemblea – ha infatti annunciato alle insegnanti – sarà presentato un ordine del giorno con il quale l’Amministrazione sarà impegnata a dare maggiore diffusione delle notizie che riguardano il problema degli insegnanti esclusi attraverso tutti i propri canali e mezzi, contribuendo così a sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto al problema non solo sul proprio territorio, ma anche a livello nazionale, sede ideale del dibattito risolutorio anche presso il Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, ai quali competono atti per stabilizzare la condizione di questi insegnanti. Trovando una risposta risolutiva si eviterà anche il fatto che gli alunni coinvolti possano perdere la propria continuità scolastica a causa della possibilità di licenziamento per le rispettive maestre. E’ nostra intenzione sostenere gli insegnanti coinvolti, molti dei quali già in ruolo e che per moltissimi anni hanno avuto il merito di sorreggere la scuola pubblica”.