Malattie autoimmuni, inaugurato il Centro di ricerca. Taglio del nastro e via all’attività di una struttura “che mira a diventare punto di riferimento nazionale”
Con il taglio del nastro è stato ufficialmente inaugurato nel tardo pomeriggio di oggi (venerdì 9 novembre) il Caad, ovvero il Centro Interdipartimentale di Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni e Allergiche dell’Università del Piemonte Orientale, all’interno del Centro Ipazia; “un unicum nel panorama nazionale. Si tratta infatti di una struttura composita e multidisciplinare in grado di offrire, a enti di ricerca, ad associazioni pazienti e a strutture assistenziali nazionali e internazionali, conoscenze, materiale biologico, tecnologie e servizi a elevato impatto scientifico e socio-economico. È ad accesso aperto e può supportare la competitività delle iniziative progettuali e fornire servizi qualificati alle imprese del settore sanitario. Operando inoltre in modo integrato con il sistema sanitario regionale e con la futura Città della Salute di Novara, mira a diventare un punto di riferimento nazionale per la diagnostica avanzata delle malattie autoimmuni e allergiche e per lo sviluppo di una medicina di precisione e personalizzata”. Sarà sede degli ambulatori di Immunologia Clinica e Allergologia della Azienda ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, di una biobanca dedicata alle malattie autoimmuni e allergiche, e di laboratori di diagnostica avanzata e di ricerca applicata. Inoltre, nello stesso edificio si insedieranno aziende del settore sanitario e associazioni dei pazienti.
“Questo centro – ha detto il Rettore Gian Carlo Avanzi – diventerà una struttura di riferimento, un centro di eccellenza, unico in Italia. Con il taglio del nastro diamo il via all’attività”. “Tutta la città ha creduto in questo progetto – ha sottolineato il sindaco Alessandro Canelli – così come ci hanno creduto tutte le amministrazioni che in questi anni si sono susseguite. Novara deve diventare sempre più una città universitaria”. Sembrava un’impresa irrealizzabile, ha puntualizzato il direttore generale del Maggiore, Mario Minola, invece oggi è realtà. In sostanza una sorta di prototipo di quello che sarà la Città della Salute. Intervento telefonico a sorpresa di Cesare Emanuel, impossibilitato a partecipare. Presenti anche i professori Claudio Santoro e Marisa Gariglio, rispettivamente presidente e membro del Comitato Tecnico Scientifico del Caad. “C’è stato un investimento non solo nell’edificio ma anche negli strumenti – ha detto Gariglio – Il progresso si fa con le tecnologie e per le tecnologie ci vogliono investimenti. Questa è una cosa che da’ lustro alla città e con essa diamo una grande occasione ai nostri giovani. Abbiamo costruito qui, a casa nostra. Quel che conta non sono le parole ma i fatti e questo ne è un esempio. Un grazie enorme all’Università, al Comune, all’azienda Maggiore e ai ricercatori che hanno reso possibile tutto ciò”. Due gli eventi che faranno da apertura ufficiale del centro: domani, sabato 10 novembre, ci sarà la “Giornata Ircad”, ospitata al Centro Ipazia, che si articolerà in un convegno al mattino, sul tema “Alimentazione e salute: dal campo al letto del paziente passando per il Caad” e, al pomeriggio, le porte aperte alla cittadinanza con attività per adulti e bambini. Lunedì 19 novembre ci sarà il convegno internazionale “Alterazioni immunologiche in patologia: influenze genetiche e ambientali”, inserito nelle celebrazioni per il Ventennale dell’UPO e ospitato dall’aula magna del Dipartimento di Scienze del Farmaco.