“Basta pagare senza incassare” “Non voglio lavorare solo per pagare”. Sono alcuni degli slogan che questa mattina gli ambulanti del mercato coperto hanno portato sotto al Comune di Novara, partendo da viale Dante e arrivando a Palazzo Cabrino. Chiedono la diminuzione del canone d’affitto dei posteggi dentro la struttura mercatale. Oggi pagano 131 euro più Iva al metro quadrato, chiedono di scendere a 60 euro, almeno fino al 31 dicembre 2016.
“Sono quasi 10 mesi che siamo al mercato coperto e non sta funzionando – lamentano gli ambulanti – Il mercato ha bisogno di diventare un punto attrattivo della città, attraverso eventi, iniziative, anche attraverso l’apertura di un punto di ristorazione e magari con un orario un po’ più ampio che comprenda anche parte del pomeriggio, almeno in qualche giornata”.
Dopo l’apertura ufficiale, nel luglio dello scorso anno, “molti clienti ci hanno abbandonati. Il caldo che si soffriva in quei giorni estivi ha portato la gente a rivolgersi ad altre strutture commerciali. La struttura è molto bella ma il biglietto da visita non è stato dei migliori. Non dimentichiamo che c’è anche Musa: prima per venire al mercato non si pagava. Oggi sì”. Serve anche più informazione, continuano i commercianti: “Occorre organizzare eventi e fare pubblicità”.
Ad oggi, gli ambulanti dei generi vari pagano circa 700 euro al mese, tra canone e spese varie legate ad utenze e pulizie. “In Comune, sindaco e assessore ci hanno chiesto la documentazione necessaria per poter abbassare il canone. La stiamo preparando”.
L’affitto era stato stabilito in base alla normativa: “La proposta di rivedere la cifra – spiega l’assessore Sara Paladini – l’avevamo già fatta un paio di mesi fa durante un incontro di cui esiste anche il verbale. Ci sono arrivate 8 richieste, non supportate da documentazione. Il Comune ha messo a bilancio 250 mila euro per risolvere le situazioni di criticità che ci sono state sottoposte: a fine giugno verranno attivati gli estrattori di calore, le tende sulle vetrate stanno per essere allestite, verranno realizzati gli scivoli, saranno sistemate le entrate e, se vogliono, faremo anche della pubblicità, a cui peraltro abbiamo già provveduto nei mesi scorsi su pullman e giornali. Non capisco il motivo di una manifestazione così enfatizzata quando l’accordo era già quello di ridurre l’affitto. Lo avevamo già concordato. Mi è parsa più una strumentalizzazione”. Stamattina, gli ambulanti dei generi vari (non erano presenti quelli del settore alimentare) hanno bloccato viale Dante in segno di protesta, poi hanno camminato lungo viale XX Settembre e sono arrivati al Palazzo comunale. Le perdite, dal 2013, sono notevoli. Il nuovo contratto, quello sottoscritto lo scorso anno, dava la possibilità ai commercianti di lavorare sei giorni su sette. Nei giorni di martedì, mercoledì e venerdì, invece, sono presenti pochissimi banchi. Gli altri hanno scelto di mantenere altri posteggi più remunerativi, in altre città, ad esempio Vercelli.