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Novara

Marco Scardigli: scrittore e storico novarese che regala emozioni

Novara non sempre riesce a dare la giusta importanza ai suoi “figli prodigio”. Marco Scardigli, scrittore fecondo di opere storiche uniche nel panorama letterario nazionale non sempre è conosciuto dal grande pubblico. Quel suo carattere schivo e di umiltà intellettuale che lo porta a non cercare le grandi notorietà ma che sa regalare ai suoi fedeli lettori le tracce della storia, della Grande Storia anche europea.

Da poco presentato il suo ultimo lavoro “Le armi del diavolo” (scritto con Andrea Santangelo, ed. Utet) un romanzo-saggio sulla Battaglia di Pavia, l’epico scontro armato del 24 febbraio 1525 tra Francia e Sacro Romano Impero. Marco Scardigli con la scrittura accattivante che contraddistingue i suoi libri riesce a raccontare la storia attraverso le vicende umani e personali di sei protagonisti, storicamente ricostruiti a partire da diari, corrispondenze e altre fonti del tempo: un bellicoso cavaliere scozzese; un soldato spagnolo; uno scagnozzo italiano, spiccio e versatile uomo di fiducia di Giovanni dalle Bande Nere; una nobildonna in declino trincerata nel suo elegante palazzo nel cuore della città assediata; un ingegnoso ferrarese, maestro nell’arte dell’artiglieria, e perfino una vivandiera, indomita lanzichenecca capace di battersi con più eroismo di un uomo.

Nello scorso 2014 Marco Scardigli ha pubblicato per Utet il bellissimo volume, dedicato alla Prima Guerra Mondiale Viaggio nella terra dei morti. La vita dei soldati nelle trincee della Grande Guerra (UTET, 2014) è la ricostruzione della quotidianità al fronte italiano ottenuta assemblando testimonianze di tutti i tipi (soprattutto lettere, diari e libri). Il risultato è una descrizione del conflitto molto distante, in qualche caso addirittura opposta, da quella tradizionale, patriottica ed eroica.

Maria Rosa Marsilio