Maxi colpo alla Bpm: i rapinatori conoscevano l’ora di apertura della cassaforte e sono riusciti a oltrepassare la bussola nonostante indossassero il casco
Si sono presentati in banca sapendo che la cassaforte si sarebbe aperta di lì a poco. Un tempismo perfetto quello dei due autori del maxi colpo alla Bpm di Trecate, avvenuto ieri. Altro dettaglio su cui gli inquirenti stanno cercando di fare luce è: come hanno fatto a passare dalla bussola, indossando cappellino e occhiali da sole e addirittura un casco da motociclista?
Nel frattempo i Carabinieri hanno ricostruito la dinamica dell’episodio. I due malviventi sono arrivati in banca attorno a mezzogiorno, in quel momento all’interno c’erano la direttrice della filiale, un dipendente e un cliente. Con fare deciso i due hanno subito fatto capire il motivo della loro visita, facendo capire che erano armati, ma senza mai estrarre nessuna arma. I tre testimoni sono stati messi da parte, vicino alla cassaforte, senza essere immobilizzati. E mentre attendevano il momento dello sblocco del forziere, i due hanno forzato e ripulito due o tre cassette di sicurezza, che si trovavano lì a portata di mano. Rapidamente hanno svuotato la cassaforte aperta e hanno intimato ai 3 presenti di attendere almeno una decina di minuti prima di dare l’allarme alle forze dell’ordine. Poi sono usciti a piedi e si sono dileguati per le vie di Trecate.
Avevano un mezzo che li attendeva lì nei pressi, magari una o più moto? Oppure c’era un terzo complice ad attenderli? I Carabinieri stanno già analizzando i filmati della videosorveglianza.
Intanto è in fase di quantificazione il bottino. Gli investigatori hanno già contattato i titolari delle cassette di sicurezza violate, per capire quanto e cosa ci fosse all’interno. In cassaforte c’erano fra gli 80.000 e i 90.000 euro. Un gruzzoletto cospicuo scomparso insieme ai rapinatori.