E’ anche grazie ai galliatesi se i Carabinieri sono riusciti ad arrestare le quattro persone, ritenute coinvolte nella maxi rapina alla Bpn dell’anno scorso. Nei giorni scorsi è finito in manette anche il presunto basista del colpo, che nelle prossime ore comparirà davanti al Gip per l’interrogatorio di garanzia.
Nel corso delle indagini la Procura aveva disposto la diffusione delle immagini degli arrestati, facendo appello ai galliatesi e invitandoli a informare i Carabinieri su eventuali avvistamenti in città o dettagli che potessero essere utili alle indagini. Gli investigatori confermano che la collaborazione dei cittadini c’è stata. Il senso civico dei galliatesi ha dato buoni frutti alle indagini.
E l’ultimo a finire nella rete dei Carabinieri è stato proprio un loro concittadino: Mauro Salvatore, artigiano edile di 42 anni, già noto alle forze dell’ordine. Originario della Sicilia, l’uomo avrebbe gestito i contatti con la banda di rapinatori, partiti dall’isola per venire a Galliate a mettere a segno il colpo.
L’inchiesta, coordinata dal pm Mauro Andrigo, resta ancora aperta. Mancano all’appello due malviventi che, insieme a Santo Russo, entrarono nella filiale la mattina del 27 settembre scorso. Incappucciati e armati avevano legato l’impiegato addetto al caveau, ripulendolo dei 65.000 euro custoditi al suo interno. Altro punto interrogativo ancora aperto è: chi si occupò di fare il buco nella parete della banca, che i rapinatori usarono per entrare? Quella mattina, infatti, i malviventi si erano trovati la strada spianata. E per non destare sospetti, chi fece il buco si preoccupò anche di ripulire l’area esterna dai calcinacci.