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Novara

“Mi hanno rapinata”, ma finisce lei a processo per simulazione

“Mi hanno rapinata”, ma finisce lei a processo per simulazione. La versione resa dalla donna ai carabinieri, dopo un presunto furto di auto avvenuto al distributore, non ha convinto

«Sono stata rapinata. Un uomo mi ha trascinato fuori dall’abitacolo ed è scappato con la mia auto». Poi, però, la vettura ricompare sotto la sua casa e la sua versione non convince i carabinieri. E’ questo il motivo per cui una cinquantenne novarese è ora a processo in tribunale con l’accusa di simulazione di reato. Un’accusa che la donna respinge con fermezza. Sostiene di essere stata soccorsa da due testimoni passati per caso dal distributore in cui ha subito il furto. L’avevano vista senza scarpe e in stato confusionale.
I fatti la notte del 16 agosto 2015 all’ingresso di Galliate. La donna stava facendo benzina. A un certo punto, a suo dire, uno sconosciuto l’aveva aggredita e le aveva portato via la macchina. Sul posto, chiamati da due persone di passaggio, i carabinieri. Avevano raccolto le prime informazioni. Qualche ora dopo l’auto era ricomparsa a Novara nel cortile dell’abitazione della donna: «Era sporca di fango, vetri rotti, sedili bagnati», aveva detto lei facendo intendere un utilizzo inappropriato da parte di terzi. Ma i militari non avevano riscontrato nulla di tutto ciò: «Sosteneva che un conoscente glie l’aveva recuperata. Quando l’abbiamo soccorsa straparlava, aveva alito vinoso. Diceva che le era stata portata via la borsa con le chiavi. In casa, però, era riuscita ad entrare», hanno riferito in aula gli investigatori. Viste tutte le incongruenze del racconto, alla fine avevano deciso di denunciare la donna per simulazione. Prossima udienza ad aprile.