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Novara

Il miele con le spezie non è miele: scatta il sequestro

Se al miele vengono aggiunte delle spezie non può più essere venduto come tale. Lo insegna l’ultimo sequestro dei Carabinieri forestali di Novara, che hanno tolto dal mercato una serie di vasetti in un’azienda agricola di Cavaglio d’Agogna, che aveva inserito fra gli ingredienti anche del pepe e della curcuma.

Con l’arrivo dell’autunno e di temperature più rigide aumenterà certo il consumo di miele, ottimo per le colazioni e per contrastare raucedini e raffreddori. Un rimedio naturale antico, che però non è una vera e propria medicina. E’ proprio su questi temi che verte l’intervento dei Carabinieri forestali, che hanno sequestrato 15 vasetti. Ecco perché.

Il prodotto riportava “in etichetta la dicitura “CurcuMiele” – spiegano i Carabinieri forestali – Sulla stessa etichetta venivano inserite anche indicazioni sulle particolari attitudini terapeutiche e medicamentose, che avrebbe assicurato il prodotto. Tali indicazioni apparivano idonee a trarre in inganno, in quanto, il prodotto venduto, aveva una natura di alimento e non di preparato farmaceutico. L’etichetta appariva idonea ad indurre in errore il consumatore, spinto a pensare di comprare un prodotto con effetti curativi e terapeutici, anziché alimento a base di miele con aggiunte di altri ingredienti”.

Il miele è tale solo come l’ape l’ha fatto. “La normativa europea e nazionale – continuano gli investigatori – è molto rigida a tutela del consumatore e della genuinità e qualità del prodotto. È, infatti, vietata l’aggiunta al miele, immesso sul mercato in quanto tale o utilizzato in prodotti destinati al consumo umano, di qualsiasi ingrediente alimentare, ivi compresi gli additivi. Al miele denominato come tale è, inoltre, vietata l’effettuazione di qualsiasi altra aggiunta, se non di miele stesso. Sulla base di tale principio, preparati a base di miele ed altri ingredienti, non possono riportare in etichetta il termine “miele”, ma, soltanto, un nome di fantasia”.