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Novara

Novara nella “Città metropolitana” di Milano? Si apre il dibattito

Se ne parla da decenni: il tema della Città metropolitana è tornato a far discutere in queste ultime settimane. La “Grande Milano”, come spesso viene definita quell’area che oltre alla città di Milano potrebbe comprendere i comuni della Provincia e anche quelli confinanti, avrebbe effetti anche sul Novarese? “Sicuramente sì – dichiara Fabrizio Barini, uno dei relatori del dibattito sulla Città metropolitana di Milano che si è svolto alcuni giorni fa con il rilancio da parte dell’ex Presidente della Provincia Filippo Penati della proposta di una legge speciale per Milano Metropolitana – Si tratta di un’area che, secondo uno studio OECD e Università degli Studi di Milano Bicocca, comprende 7 milioni di abitanti e si estende dal confine svizzero fino a Piacenza passando per Novara. Un ente che gode della stessa autonomia di una Regione a statuto speciale e trattiene il 100% di Irpef e Irap da utilizzare per fare sviluppo. Un’idea che potrebbe prendere corpo in occasione dell’assemblea dei Sindaci della città metropolitana il prossimo mese di novembre. Un appuntamento al quale Novara, e i comuni della conurbazione, spero chiederanno di essere presenti per dare forza a un progetto che può rappresentare la più grande occasione di sviluppo del territorio dalla ricostruzione del dopoguerra (a cominciare dall’organizzazione delle Olimpiadi del 2028)”.

“Da soli, i Comuni – prosegue Barini – non possono andare da nessuna parte. Entrando a far parte di un’area così ampia e con una tale forza da capitale del Sud Europa potrebbero godere di grandi benefici sul piano economico, innanzitutto. Prendiamo come esempio le Olimpiadi del 2028: se MIlano partecipa e si aggiudica la location, con una città metropolitana arriveranno vantaggi per tutto il territorio che ne farà parte, Novara compresa. Altrimenti si rischia di finire come con Expo che a Novara ha portato poco o nulla”.

“La legge è pronta da tempo ma non è mai stata applicata – aggiunge Armando Riviera, ex sindaco e ex senatore della Repubblica – Adesso si cerca di accelerare i tempi. La città metropoltana, però, riguarda i capoluoghi di regione che si trasformano in una sola area con gli altri comuni del territorio che, però, verrebbero limitati nella loro autonomia. Il problema è sempre lo stesso: in Italia si fanno le leggi, ma non i decreti attuativi. Dubito molto quindi che la Città metropolitana sia imminente. Si devono incalzare l’Anci e i sindaci delle grandi città perchè qualcosa si possa muovere. L’unica che si sta muovendo, almeno a parole, è Milano”.

D’accordo il consigliere regionale Diego Sozzani sulla necessità di intraprendere un percorso in quella direzione. “Da un punto di vista economico – spiega Sozzani – é fuor di dubbio che la Città metropolitana è l’area naturale a cui guardano i novaresi. Il problema però è di tipo politico: sono idee positive, ma difficili da perseguire perchè di fatto vanno cambiati i confini di una regione. Bisognerebbe anche capire come la pensano i lombardi sulla possibilità di inglobare nel loro territorio anche il nostro. A parole sono tutti d’accordo. Ad oggi, la Lombardia ha una situazione economica di salvaguardia dell’attuale territorio ed assetto, ma mi auguro che in futuro ci possano essere relazioni strette con Novara. A partire dal recupero dell’area Expo: lì dentro ci devono andarci funzioni ed investimenti che hanno valenza extra area Expo. Ci sarà una concorrenza durissima in tale contesto, ma se ci potrà essere una mia disponibilità in questo senzo io ci sarò sicuramente”.