Minacce all’ex socio per avere soldi: condanna a 6 anni e 8 mesi. In tribunale una storia di estorsioni nata dopo un affare a Panama, fra due novaresi, che non era andato in porto
L’affare a Panama era andato male e, quando uno dei due soci aveva deciso di abbandonare la creazione di una nuova società, l’altro non l’aveva presa bene. Ma più di lui il suocero, che aveva iniziato a minacciare e chiedere soldi. Una richiesta economica che si aggirava attorno ai 500 mila euro. Per quelle richieste estorsive un novarese di 55 anni è stato condannato in tribunale a 6 anni e 9 mesi di reclusione, mentre le vittime, la famiglia dell’ex socio e un altro conoscente che aveva prestato dei soldi per far fronte alle minacce, ottenuto un risarcimento dei danni per un ammontare complessivo di 280 mila euro.
In aula aveva parlato la vittima, descrivendo un lungo periodo, di anni, fatto di paure e ritorsioni. Aveva anche raccontato di essere stata malmenata e di essere inseguita anche nelle sue trasferte fuori Novara: «Un giorno ero a Lucca e mi sono trovato lì l’imputato. Non ha mai fatto parte della società in cui c’era suo genero: al massimo era quest’ultimo che doveva chiedere la liquidazione della quota. Non sono mai andato a farmi medicare in ospedale perché temevo potesse accadermi qualcosa di grave, che potesse vendicarsi». La denuncia era stata fatta nel 2013.
La difesa del cinquantacinquenne aveva chiesto l’assoluzione sostenendo che le somme richieste erano un legittimo credito vantato dalla famiglia del suo cliente.