C’è anche Monsignor Renato Corti tra i futuri cardinali che Papa Bergoglio ha designato per il rinnovo del collegio cardinalizio. “Un nuovo concistoro per dare voce alle periferie”, ha dichiarato Papa Francesco. Saranno 13 i cardinali elettori (coloro cioè che avranno diritto di voto in conclave che hanno meno di 80 anni). Quasi tutti provenienti dall’estero, tra i due italiani, emerge monsignor Corti (che non avrà diritto di voto in quanto ultraottantenne). Il 30 aprile 1981 papa Giovanni Paolo II nomina Corti Vescovo ausiliare di Milano e Vescovo titolare di Zallata; riceve l’ordinazione episcopale il 6 giugno 1981 dall’arcivescovo Carlo Maria Martini (poi cardinale).
Nel dicembre 1990 è nominato vescovo di Novara da papa Giovanni Paolo II; succede ad Aldo Del Monte, che si era dimesso per raggiunti limiti di età. Diviene il 123º successore di San Gaudenzio; prende possesso della diocesi il 3 marzo 1991. Rinuncia all’incarico il 24 novembre 2011: papa Benedetto XVI accetta la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi di Novara per raggiunti limiti di età; gli succede Franco Giulio Brambilla. In quetsi anni, ha vissuto a Rho ma è stato spesso interpellato e convocato in molte zone d’Italia per predicare esercizi a laici e religiosi. Nel 2015 ha scritto le meditazioni per la via Crucis che papa Francesco ha presieduto al Colosseo la sera del Venerdì Santo. Persecuzioni religiose, giustizia, famiglia e sfruttamento dei minori i temi più cari al futuro cardinale.