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Novara

E’ morto il giornalista Mario Giordano, padre dell’ex Sindaco di Novara Massimo

Il giornalista Mario Giordano, già responsabile locale per la Gazzetta del Popolo, papà di Massimo ex sindaco di Novara, è scomparso nella notte all’Hospice di Galliate, avrebbe compiuto fra poco 85 anni.

E’ morto il giornalista Mario Giordano, padre dell’ex sindaco di Novara Massimo

Mario Giordano è stato responsabile delle pagine locali per la Gazzetta del Popolo

Il giornalismo novarese perde un altro prezioso decano, fra gli ultimi testimoni di una professione profondamente mutata nella forma e nella sostanza, soprattutto incarnazione di una severità deontologica di cui si sta sempre di più perdendo traccia. Parliamo di Mario Giordano che fra poco avrebbe compiuto 85 anni, scomparso nella notte all’Hospice di Galliate dove era ricoverato da tempo ed era il padre di Massimo, avvocato novarese già sindaco della città per due mandati (dal 2001 al 2010).

Mario Giordano era nato a Pisa il 27 maggio del 1933, nei primi anni 70′ era stato fra i maggiori punti di riferimento del giornalismo novarese, anche e soprattutto per la direzione delle pagine di Novara e Laghi de “La Gazzetta del Popolo” per anni il quotidiano indubbiamente più letto in città e provincia, proprio per la scelta assolutamente anticipatrice di ospitare cronaca ed attualità locale.

Sono gli anni delle lotte culturali e per l’affermazione dei diritti civili, nonché per le battaglie per la libertà di pensiero. Mario Giordano non esita a sostenere Radioazzurra fra le prime emittenti radiofoniche libere in provincia, schierandosi a fianco di Ugo Ponzio in una battaglia legale che nel 1975 li porterà entrambi ad una denuncia penale, con il completo proscioglimento decretato dal Pretore Antonio Baglivo che segnerà un punto di svolta giuridico anche per chi comincerà a trasmettere da quel momento in poi. Un sodalizio con Ugo Ponzio e Radioazzurra indissolubile, non è un caso che la direzione della testata portasse ancora oggi la firma di Mario Giordano.

E’ stato il mio maestro – racconta proprio ai microfoni di Radioazzurra il giornalista de La Stampa Renato Ambiel – è lui che mi ha letteralmente cresciuto ed avviato alla professione giornalistica agli inizi degli anni 70′ nella redazione della Gazzetta del Popolo che era in via Dominioni” maestro di giornalismo ma anche di vita “Mi ero trasferito a Novara dall’Ossola e vivevo da solo, Mario mi invitava spesso a pranzo e cena, dove la moglie Giuse cucinava anche per me, ed intorno a noi muovevi i suoi primi passi un frugoletto biondo che in famiglia chiamavano ‘Garibaldi’ che un giorno sarebbe diventato il sindaco della città”.

Il racconto di Renato Ambiel ci restituisce “un serio, appassionato e professionalmente molto preparato collega; severo con se stesso e con i suoi collaboratori” il tutto però con un sorriso che gli illuminava il viso ed il fare sempre gioviale ironico. “Ci faceva andare dentro la notizia, per comprendere a fondo le motivazioni in modo da trasferirle meglio a chi ci leggeva”. Una voglia di approfondire da autentico precursore, nell’informazione di oggi sarebbe stata una modernissima arma in favore della carta stampata, impegnata com’è nel difendersi dall’immediatezza dei nuovi media. Giordano restò alla Gazzetta fino a quando gli è stato possibile, anche durante l’autogestione che anticipò la chiusura. Poi si trasferì a Milano, prima a Famiglia Cristiana e poi al Giornalino di cui fu direttore per molti anni.

Mario Giordano è nato e vissuto in una famiglia numerosa,  con 8 fratelli, fra i quali anche un parlamentare come Alessandro Giordano. “Un giorno proprio Alessandro venne da noi in redazione con un cappotto nuovo molto stiloso e Mario con la sua ironia lo stuzzicò “A giudicare dal cappotto, sei andato a Roma e ti sei fatto i soldi…” ed il fratello gli rispose con altrettanta ironia che in realtà lo aveva semplicemente ‘rivoltato’ come una volta si faceva per recuperare gli abiti consunti”.

Le esequie dell’anziano giornalista saranno celebrate da padre Ennio Staid mercoledì 16 maggio 2018 a partire dalle 14 presso la chiesa della Madonna Pellegrina a Novara.