Robe da matti… Qualche somiglianza con il progetto denominato Movs l’avevamo già notato. Ma da qui ad utilizzare il materiale del Piano parcheggi di Faenza pubblicandolo sul sito di Musa Novara, davvero ne passa di acqua sotto i ponti. Purtroppo, è quanto successo stamattina, certamente per un errore o una svista, ma il risultato è il seguente:
Ecco quello che appariva stamattina sul sito di Musa. La segnalazione arriva dal Comitato “No Musa”: “Lo avevamo detto già tempo fa che MUSA E MOVS ( di Faenza) sono due progetti similari. Avevamo raccolto le informazioni sul progetto di Faenza MOVS che ci sembrava molto, troppo, similare a MUSA, anche nel sito. I parcometri installati sono addirittura della stessa società, la “Inputitalia”. Questa mattina però apriamo il sito di MUSA, guardiamo le news e cosa troviamo? Le notizie di MOVS!!! Incredibile, sul sito di Novara, ci sono le notizie del Piano della Sosta di Faenza.
Strane coincidenze? Uno strano errore? Noi siamo sempre più preoccupati per un progetto nato male che prosegue peggio, con mille problematiche che hanno stravolto la quotidianità dei novaresi. Intanto sono stati resi noti da Confesercenti i primi dati che confermano, purtroppo, le nostre previsioni. Musa è un duro colpo all’economia del centro storico. L’Amministrazione faccia una seria riflessione”.
3000 passaggi in meno da piazza delle Erbe: colpa di Musa?
Dati che confermano che in 19 giorni dall apartenza di Musa in alcuni negozi del centro, piazza delle Erbe in particolare, sono passate 3000 persone in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.
“Sono dati relativi – spiega Luigi Minicucci – che vanno approfonditi. Certamente Musa ha influito sul trend generale del commercio. Anche in altre zone i consumi sono scesi del 30-40%: ci sono persone che fanno delle scelte. O parcheggiano altrove e non frequentano più i bar di prima, oppure decidono di pagare l’abbonamento e di non bere più il caffè del mattino”.
Niente di scientifico, ma certamente l’impatto di Musa è pesante sul commercio novarese. Un po’ come succede a Faenza, dove i consumi, a causa del piano parcheggi imposto, sono notevolmente diminuiti.