E’ la Musa della discordia, sicuramente: il nuovo Piano Parcheggi è in fase di discussione in consiglio comunale. Questa mattina, dopo un bel ricordo di Stefano Monteggia tracciato dal presidente del Consiglio Massimo Bosio, si sono aperti i lavori di dibattito sulla mozione urgente presentata dall’opposizione.
Primo firmatario Daniele Andretta: “Abbiamo presentato la mozione il 22 dicembre, se ne discute oggi. Peccato, l’avessimo fatto prima avremmo potuto evitare tante tensioni o incomprensioni… Questo Piano è una bomba a frammentazione perchè ha saputo compiere un piccolo miracolo. Ha creato divisioni tra tutti: pendolari, sindacati, Legambiente, Cgil, consumatori, ambientalisti, pensionati, lavoratori, associazioni di categoria, commercianti. Questa giunta non ha saputo ascoltare i cittadini elavora sulla divisione non sulla coesione”.
“Una disfatta – la definisce Andretta, paragonando l’operazione dell’amministrazione comunale alla sconfitta clamorosa che nel 1849 l’armata piemontese subì dalle forze austriache – Sì perchè i Novaresi sappiano che abbiamo consegnato al città ad una holding austriaca. Il giorno dopo la battaglia di Novara Carlo Alberto abdicò; qui servirebbero le dimissioni, ma so che questo è un rito che non si applica più”.
E a supporto delle sue dichiarazioni si ha conferma, in questi minuti, come riportato dal presidente del Consiglio, che Parcheggi Italia possiede il 51% delle azioni dell’Ati che si è aggiudicata la gara del nuovo Piano dei parcheggi, la Sun detiene il 49%.
“Abbiamo consegnato quota parte degli interessi economici della città agli Austriaci che sono tornati a Novara e l’hanno riconquistata”, conlude Andretta.
Troppi dubbi sui rapporti tra le due società facenti parte dell’Ati e tra Comune e Ati stessa: la richiesta è di sospendere l’applicazione di Musa e di chiedere un parere legale all’avvocatura del Comune.
“Non tutti hanno preso le distanze dal Piano – ha replicato il Sindaco Ballaré – Abbiamo raccontato tutto di Musa alla città, recependo moltissimi suggerimenti e considerazioni fatte nel corso dei due anni. Gli elettori ci hanno votato perchè volevano un cambiamento. Questo piano era presente nel nostro programma elettorale e negli atti di governo presentati alla città nel 2011”.
Ballaré nega qualsiasi motivazione di fondo legata ad aspetti economici: “Vogliamo migliorare la vita dei Novaresi e lo facciamo con ccoerenza e coraggio. Questo Piano va a favore delle persone che lavorano nel cnetro storico e dei residenti, con indubbi vantaggi riconosciuti da molti. Coerenza e coraggio sono cifre di questa amministrazione come del governo nazionale, del governo greco, dei progressisti. Scegliete se essere progressisti conservatori”.
Trovare un progetto simile a Musa nel programma elettorale di Ballaré non è cosa facile, fatto salvo per l’accenno alla sostenibilità e alla qualità della vita e alla necessità di intrevenire sul traffico e sulla sosta. Raddoppiare, e oltre, il numero delgi stalli blu non è esatatmente la stessa cosa. E’ invece cosa vera e testimoniata dall’immagine qui sotto che la coalizione a sostegno dell’attuale primo cittadino, nel suo programma elettorale, aveva individuato quattro parcheggi di interscambio attraverso i quali gestire il traffico e la sosta a Novara.
Ma Rigotti non aveva spazzato via il “mito dei parcheggi di interscambio”? Mah… sarebbe stato tutto più semplice e forse nella seduta di oggi quelle sedie vuote nello spazio riservato alla maggioranza non ci sarebbero state. I malumori su Musa sono ormai un dato confermato, e anche nelle fila della maggioranza c’è subbuglio.
La Lega Nord ha depositato due quesiti referendari e ha elencato i vantaggi economici che derivano al Comune dal piano Musa. Da 2 milioni di euro netti all’anno ad una stima di 4,9 milioni dei quali, epr contratto, il Comune incasserà il 69%. “Avete alzato le tariffe nel 2013 per investire in infrastrutture. E dove sono? – chiede il consigliere Alessandro Canelli – Oggi affidate queste opere all’Ati, splittando 342 parcheggi nella gestione di Saba, a compensazione della scelta di far saltare il parcheggio interrato di largo Bellini. Musa ha tre obiettivi: consentire al comune di introitare per 9 anni una cifra in linea con gli anni precedenti, fare in modo che questo accordo con Saba non incida sugli introiti del Comune stesso, (si paga Saba con i parcheggi in più), pagare le infrastrutturazioni che dovevate pagare con altri soldi e che oggi scaricate sulla nuova società di scopo. Non raccontatcei che il singnore è morto di freddo!”.
“Non avete un’idea vaga di progetto per la città – ribatte Antonio Pedrazzoli – Avete dimostrato un’assoluta incapacità amministrativa. Anche il parcheggio della Curia è saltato”.
La discussione continua… Vi terremo aggiornati!