Ancora troppi punti oscuri su Musa, ma la mozione urgente proposta dall’opposizione non passa: 12 voti contro 17. Musa va avanti.
Il punto più critico del dibattito che è da poco terminato a Palazzo Cabrino riguarda le scelte operate dall’amministrazione comunale e la mancata trasparenza rispetto ad alcune operazioni.
Operazioni come quella di costituzione dell’Ati composta da Sun e Parcheggi Italia: “In commissione ci avevate detto che Sun sarebbe stata capofila e che le percentuali sarebbero state 50 e 50. Oggi scopriamo qui, in consiglio comunale, dopo l’aggiudicazione della gara, che invece sarà Parcheggi Italia a detenere la maggioranza delle azioni, mentre la Sun avrà il 49% – ha spiegato Isabella Arnoldi, nel corso del Consiglio – Quali saranno le conseguenze? Tra l’altro viene addotta come giustificazione del nuovo Piano la volontà di creare una mobilità diversa a Novara: infatti avete via via abolito le corse di Sun, tolto la navetta dal centro, non parliamo delle piste ciclabili e delle buche che si trovano per strada… Fermatevi e ragionate, altrimenti non stupitevi della sollevazione popolare che voi stessi avete suscitato. Musa è una sciagura”.
Il dato politico parla chiaro: a conti fatti a Sun, in tutta questa operazione, non avanzerà molto dal punto di vista economico. Se poi ci mettiamo anche la navetta aggiuntiva per il centro… Il fatto che oltretutto sia mandataria della società che si è aggiudicata la gara di gestione del sistema parcheggi novarese, significa che tale società è comandata dalla capofila, ossia la Parcheggi Italia le cui origini si perdono nei meandri, complicatissimi, di un assetto societario che dall’Austria passa all’Olanda e di cui non si conoscono i vertici.
Da parte sua, la maggioranza ha cercato di convincere i colleghi di maggioranza della necessità di sospendere Musa per approfondire alcuni aspetti su cui ancora gravano grosse perplessità. Niente da fare, sebbene i pochi consiglieri a sostegno di Ballaré abbiano dichiaratamente asserito che Musa, dopo le valutazioni iniziali, dovrà necessariamente subire qualche modifica…
Compatta l’opposizione nelle dichiarazioni di voto.
Dino Giuliano: “Tutti conoscono via Perrone come via Rigotti, dato che grazie al suo intervento e alle sue scelte il traffico si è intasato. Musa sarà riconsciuta come la “tassa Rigotti”.
Gerry Murante: “Parliamo come sempre davanti ad una sedia vuota. Questa è mancanza di rispetto non solo per l’opposizione, ma anche per i cittadini stessi. Qui si ragiona come fa Renzi che decide chi fa il Presidente della Repubblica, decide di fare il premier e magari anche di fare le pulizie a Palazzo Chigi. Ballaré si ricordi che ha vinto con 24 mila voti a fronte di 85 mila aventi diritto al voto. Non rappresenta neanche un terzo dei cittadini”
Silvana Moscatelli: “Trasparenza? Avevate detto, ad inizio mandato, che avreste aperto le finestre per far entrare aria pulita. Ma qui è entrato smog”.
Daniele Andretta: “I consiglieri hanno l’obbligo per statuto di vigilare sull’operato della Giunta. Mi auguro che almeno a voi della maggioranza siano state illustrati gli assetti societari di Parcheggi Italia. La città è dipinta di blu. Spiegatemi la rilevanza urbanistica div ia Maestra o via San bernardino da Siena… Se vengono tracciate altre strisce blu si rischia di arrivare a Lumellogno… Si deliberano “pere” e si mettono in atto “mele”. Non vuol dire essere progressisti questo…”.
Il capogruppo della maggioranza Roberto Brivitello: “Il Piano Parcheggi non è un’imposizione calata dall’alto, ma è frutto di mediazioni durate due anni. E’ un Piano che continuerà necessariamente a cambiare per andare incontro alle esigenze di una città che vuole cambiare e crescere”.