Nemmeno a Legambiente piace Musa. Eppure il nuovo Piano Parcheggi è stato predisposto, stando alle dichiarazioni di Ballaré e Rigotti, per “favorire l’accesso all’area centrale aumentando la rotazione nell’uso degli spazi di sosta più vicini al centro storico e ridurre la pressione del traffico parassitario” ecc ecc.
E fin qui, Legambiente è anche d’accordo: “Nella lotta contro l’inquinamento ed i conseguenti danni alla salute, la riduzione del traffico costituisce il primo e più efficace strumento – spiega il presidente di Legambiente Matteo Concina – L’estensione della Ztl cittadina e la riorganizzazione del sistema dei parcheggi rappresentano due punti da tempo invocati dalla nostra Associazione e per questo non possono che essere ritenuti positivi”. E qui si ferma l’appoggio degli ambientalisti a Musa: “La ridistribuzione e l’estensione della sosta a pagamento, seguendo un giusto principio di costi crescenti, tuttavia non è la soluzione vincente per ridurre traffico e presenza di auto sul suolo pubblico“.
E qui Concina elenca tutto ciò che non va e tutto ciò che, in effetti, si reclama da settimane a fronte di un Piano Parcheggi fine a se stesso che, certo, con le prerogative attuali, non pare avere aulici obiettivi specie in materia ambientale. Il perchè lo spiega anche Legambiente:
“Per modificare e ridurre l’uso del mezzo privato occorre un efficiente e privilegiato servizio di trasporto pubblico, l’avvio del car sharing, piste ciclabili protette e corsie privilegiate per le navette e i bus che, se affogati nella viabilità ordinaria, non possono divenire concorrenziali al mezzo privato“. E di questo Musa non parla affatto!
Inoltre, “l’Amministrazione rinuncia a intervenire con coraggio sul sistema di traffico cittadino e di servizio pubblico che, così come indicato a suo tempo dal PGTU, rappresenta l’autentica criticità per la città. Persino alcuni limitati interventi annunciati e finanziati sono stati ritirati: per tutti la pedonalizzazione di Piazza Martiri. Musa appare un’operazione monca, cui non si accompagna la revisione della viabilità cittadina per incentivare forme alternative di mobilità“. Seconda importante critica.
E, infine una serie di perplessità: “L’ora gratuita in pausa pranzo è compensata dall’estensione del pedaggio sino alle 20;
per i residenti in ZTL, ma anche in altre aree interessate al pagamento, resta tutta da verificare la possibilità di parcheggio gratuito sia nelle zone di competenza sia in quelle libere; appare eccessiva l’agevolazione per le seconde auto di residenti in ZTL; alla revisione degli spazi di sosta per i motocicli non corrisponde quella per le persone disabili; mancano agevolazioni per “parcheggi rosa” per donne in gravidanza; è assente un progetto (più volte annunciato) di logistica sostenibile nel centro storico; molti parcheggi sono indicati con la sola striscia blu continua senza indicare lo stallo per l’auto. In alcuni casi sono troppo a ridosso di attraversamenti pedonali importanti. Non sono indicati i parcheggi a sosta libera; gran parte di viale Roma e vie adiacenti, così come corso Torino, non sono interessati da soste a pedaggio e non pare che sia riorganizzata la sosta e il traffico: scelta curiosa e ingiustificata; si rinnova la contraddizione di Ama Sun: gestisce i parcheggi ed il servizio di trasporto pubblico; non è risolto il nodo del sotterraneo di largo Bellini e si rinuncia a progetti alternativi di parcheggi sotterranei di prossimità al centro storico“.
Un’ulteriore pesante presa di posizione per l’amministrazione Ballaré che non sembra voler cambiare rotta sul tema Musa: ma che perfino Legambiente esprima simili e motivati dubbi sull’argomento ci pare un segnale forte di contrapposizione ad un progetto evidentemente non concordato con le associazioni ambientaliste e le cui finalità non sono ancora del tutto chiare.