Immaginate un giovane, emozionato, direttore d’orchestra, per la prima volta alle prese con un teatro “importante”… Immaginate quel giovane eseguire una direzione memorabile e dunque vincere uno dei premi più ambiti di quell’inizio di carriera.
Immaginate poi quel direttore diventare uno dei più celebri e riconosciuti artisti al mondo…
Se avete immaginato tutto questo allora avrete focalizzato il rapporto fra il Maestro Riccardo Muti ed il Teatro Coccia dove lui, giovanissimo, vinse il premio “Catelli” dedicato ai giovani direttori d’orchestra. Era il 1967.
Già nel 2006 durante una sua esibizione al Coccia per il Festival Cantelli, Muti ebbe modo di ricordare quell’inizio di carriera con parole di gratitudine e vicinanza al teatro ed alla città.
Venerdì 20 marzo l’emozione si ripeterà: Muti infatti si esibirà con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini al Coccia alle ore 21. Ecco il programma: G. Rossini, Ouverture da “Guglielmo Tell”; F. Schubert, Sinfonia n. 4 in do minore “Tragica” D 417; P. I. Cajkovskij, Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64.
Questa sera invece, alle 18, al Piccolo Coccia ci sarà un’importante anticipazione dell’evento:”Aspettando Riccardo Muti”, realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica Vittorio Cocito. I Maestri Ettore Borri e Folco Perrino racconteranno la storia del Maestro Muti e i legami con la città di Novara in un incontro a ingresso libero.
La presenza di Riccardo Muti al Teatro Coccia è di particolare importanza e forte emozione per Novara, che dopo anni vive di nuovo il privilegio di vedere il Maestro sul podio del proprio teatro.
La prima appunto risale a circa cinquant’anni fa, quando nel 1967 il Maestro, dirigendo l’Orchestra della Rai di Milano in Leonora n.3, Settima sinfonia di Beethoven e Sinfonia dei “Vespri siciliani” di Verdi, vinse il Premio Guido Cantelli.
La seconda occasione è arrivata circa trent’anni dopo, nel 1993, quando il Maestro ritornò a Novara ed incantò il pubblico, dirigendo la Filarmonica della Scala, per la grande riapertura del Teatro. Un episodio storico per Novara, che tornava a vivere il teatro cittadino, rimasto chiuso numerosi anni a causa della ristrutturazione.
E poi nel 2006 quando, in occasione del 50° anniversario dalla morte di Guido Cantelli, tornò a dirigere proprio il programma eseguito durante la sua prima venuta in città.
Momenti che creano un legame tra il Maestro e Novara reciprocamente significativo.