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Nasce la riserva della biosfera “Ticino Val Grande Verbano”

Nasce la riserva della biosfera “Ticino Val Grande Verbano”. Oltre 200 comuni fra piemontesi e lombardi sotto il cappello Unesco.

Nasce la nuova Mab (acronimo che sta per Man and Biosphere, programma scientifico intergovernativo avviato dall’Unesco nel 1971); o meglio, si allarga: l’ampliamento di quella preesistente, istituita come Valle del Ticino nel 2002, è stato approvato nel corso della 30esima sessione del Consiglio Internazionale di coordinamento del Programma Mab che si è concluso lo scorso 27 luglio scorso  in Indonesia, ed ora è divenuta realtà la “riserva della Biosfera Ticino-Valgrande-Verbano”, in sostanza il primo passo per la creazione di una “riserva Mab” transfrontaliera Italia-Svizzera. Vale la pena ricordare che attualmente esistono 669 “riserve” in 120 paesi, e 15 sono in Italia. La fotografia della nuova Mab comprende oltre 200 comuni tra Piemonte e Lombardia su un territorio che si estende, complessivamente, su una superficie di oltre 332mila ettari. “Far parte del Mab – si legge in un comunicato congiunto degli enti interessati – significa essere parte di un circuito mondiale di luoghi di grande pregio, esempio di sviluppo sostenibile e di rapporto equilibrato tra uomo e biosfera”.  “Il coinvolgimento di nuovi comuni piemontesi nell’area Mab Unesco del Parco del Ticino Val Grande e Verbano  – ha commentato Alberto Valmaggia, assessore all’Ambiente della Regione Piemonte – è una grande occasione sia per la tutela ambientale di territori di grande pregio naturalistico, sia per disegnare una via verso occasioni di sviluppo sostenibile delle zone interessate, puntando su turismo ed ecologia. La rete Mab in Piemonte si arricchisce così di un altro tassello, dopo il Parco del Po torinese e il Parco del Monviso. L’auspicio è che queste iniziative siano il volano per il definitivo riconoscimento internazionale di quello scrigno di bellezze naturali che è il Piemonte”. Analoga soddisfazione espressa dal suo “omologo” in Regione Lombardia.  “Il riconoscimento dell’Unesco  – ha dichiarato Adriano Fontaneto, presidente dell’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e Lago Maggiore – premia non soltanto  il nostro patrimonio naturale e ambientale, ma anche  la cultura, le tradizioni del nostro territorio. L’inizio di un lungo lavoro svolto e che bisognerà portare avanti con responsabilità negli anni a venire, fondamentale sarà riuscire a coinvolgere sempre di più il territorio, le istituzioni e le comunità locali fregiandosi di un marchio che non è di stampo commerciale ma un impegno morale ed etico  volto alle generazioni future” . “L’ampliamento è visto come una grande opportunità – ha spiegato Massimo Bocci, Presidente del Parco nazionale della Val Grande – Il nostro territorio è parte integrante di quel corridoio ecologico rappresentato dal Ticino: entrare a far parte della riserva Mab significa avere ulteriori strumenti per valorizzare una zona naturalistica davvero di pregio”. Due le regioni coinvolte, Piemonte e Lombardia; 5 le province, ovvero Novara, Verbania, Milano, Pavia e Varese.