Buongiorno
Novara

«Nell'”Idea di città”, che ruolo hanno i cittadini? Risponda la politica»

Si ritorna a parlare a Novara di “Idea di Città”, presto il Sindaco Canelli dovrebbe presentare la sua “idea di Città” .
Il termine non è nuovo: il primo, forse, a parlare di Idea di Città a Novara negli anni ’80 fu Enrico Nerviani, Assessore al Decentramento della Giunta Riviera, un tema su cui si esercitò molto Antonio Malerba, sia nelle vesti di Assessore alla Cultura che di Sindaco.

Il tema era quasi ossessivo: “Quale idea di città”, quale idea di Novara, era il concetto che l’attività amministrativa del Comune di Novara non si dovesse limitare ad un’onesta ed efficiente gestione dell’esistente, ad una manutenzione della Città con l’aggiunta di qualche opera pubblica, ma rivelava la volontà di ipotizzare un Progetto complessivo di sviluppo non solo urbanistico ed edilizio ma sociale, economico, culturale da proporre all’intera Comunità novarese.

Quale idea per la città?

Erano tempi di partiti ancora forti ma, soprattutto, di un’idea forte della Politica capace di fare sintesi fra istanze diverse e dare alla stessa società obiettivi condivisi e coinvolgenti.
Ad un certo punto questa tematica dell’Idea di Città fu liquidata, anche a livello novarese, da parte di forze emergenti come una fumisteria intellettualistica, un’astrazione che allontanava la politica dai temi concreti dell’amministrazione: marciapiedi, pulizia, prati, ecc.
Ora torna, sembrerebbe tornare, ma in un contesto culturale e politico completamente diverso. I tempi in cui si iniziò a parlarne erano i tempi dei Consigli di Quartiere prima spontanei poi istituzionalizzati, delle Consulte Cittadine, dello Sport, della Cultura, dell’Ambiente, di una forte tensione a coinvolgere i cittadini e dei cittadini ad essere coinvolti.

Una tensione che si è poi registrata più recentemente solo poche volte: con gli Stati Generali della Cultura promossi dalla Giunta Giordano, con le giornate del Bilancio partecipato sotto la Giunta Ballarè, per quanto riguarda le Amministrazioni che si sono susseguite, a livello di società civile con le iniziative sulla democrazia partecipativa della Fondazione Cultura & Territorio.

In tutte queste occasioni la società novarese ha dimostrato di rispondere, dialogare, una buona voglia di ascoltare e dire la sua. Nel frattempo il tessuto dei Quartieri si è definitivamente dissolto ma sono nati nuovi partiti che della Partecipazione in tempo reale fanno o vogliono fare il proprio focus e specifico come i 5 Stelle.

Nell’Idea di Cttà, nella sua elaborazione, devono partecipare i cittadini? Che posto ha la partecipazione dei Cittadini Novaresi nella Novara che si progetta?
Sono domande non oziose a cui la politica novarese deve rispondere.

 

Pier Luigi Tolardo