Le altre 13 erano già state sospese dalla giunta Cota; la Novara – Varallo, chissà perché, è stata mantenuta in vita in via sperimentale nonostante fosse una delle tratte con un maggior costo pro capite ed un bassissimo rapporto costi ricavi. La linea costava, prima del ridimensionamento effettuato dal presidente leghista, 5 milioni di euro l’anno, in alcuni casi si sfioravano i 20 mila euro per passeggero, stando al rapporto costi passeggeri. Certamente una linea non funzionale ad un momento tutt’altro che facile. Terminata la sperimentazione, la Regione ha deciso di tagliare anche la Novara – Varallo, sostituendola con servizio pullman. Nonostante le battaglie portate avanti dagli amministratori, assolutamente uniti, contro tale scelta, l’assessore regionale Francesco Balocco ha deciso per la chiusura della linea. “Con l’autobus sostitutivo si potrà garantire lo stesso servizio a costi notevolmente inferiori – ha detto l’assessore – il rapporto tra costi del trasporto su rotaia e quello su gomma è infatti di circa 10 a 1, 15 euro/km dei treni contro gli 1,5 euro/km dei bus“.
Questo in sostanza l’esito dell’incontro che si è svolto a Romagnano Sesia alla presenza dei sindaci interessati, compreso quello di Novara che ha affiancato i colleghi in questa battaglia.
“L’impressione – spiega il sindaco di Grignasco Roberto Beatrice – è stata quella di partecipare a incontri dove tutto è già stato deciso senza possibilità di ripensamenti. La giunta Chiamparino credo abbia organizzato il tutto per rendere meno amara la pillola, dal canto suo però si è trovata di fronte un territorio serio, unito che non ha buttato il confronto in caciara ma ha portato concretezza e richieste ben precise. Ora la palla passa alla Regione: non resta che affidarci al buon senso della politica“.
E se i sindaci, giustamente, da un lato, difendono il proprio territorio e i propri servizi, la Regione, da parte sua, non può far altro che tirare una riga sotto un mero calcolo contabile che, se condotto diversamente, potrebbe portare problemi ulteriori alle già risicate casse torinesi. Di fatto, ha ricordato l’assessore ai Trasporti del Piemonte, la Regione non può più spendere 2,2 milioni euro all’ anno per fornire il trasporto a 200 cittadini al giorno. Questo è… Non sembra ci siano speranze, a meno che il bilancio regionale non goda improvvisamente di qualche colpo di gran fortuna, ma sul tema si è abbastanza scettici…
“Ripensateci“, è l’invito finale del sindaco di Romagnano Cristina Baraggioni: “Capisco che da un punto di vista puramente economico la linea non è sostenibile, ma non ci si può basare solo su questo criterio. Ripensateci per un territorio che ha bisogno. Noi ci sentiamo spesso periferia di Novara, Torino e Milano. Non metteteci fuori da tutto. Si può fare una nuova sperimentazione per tre mesi prima di tirare le somme, ma con un progetto serio”.
La linea ferroviaria Novara Varallo verrà sospesa dal 15 settembre e sostituita da un servizio pullman.