“Poichè non vi è ancora la disponibilità finanziaria, i buoni pasto non sono stati ordinati; probabilmente arriveranno per la fine del mese di gennaio. Non prima. Appena ci saranno consegnati, provvederemo ad avvisare tutto il personale”.
Il rientro dalla pausa natalizia è stato tutt’altro che confortante per i dipendenti del Comune di Novara che, acceso il pc, si sono ritrovati queste due righe di avviso da parte dell’Ufficio Personale.
Succede insomma che le casse del Comune di Novara non consentono al momento di finanziare l’acquisto dei buoni necessari per sostenere, come da contratto, i pasti dei lavoratori comunali. Come se fosse una novità intercorsa quella di fornire i buoni mensa ai dipendenti pubblici…
Fatto sta che a fine novembre l’ufficio Personale aveva scritto a tutti i dipendenti del Comune sollecitandoli ad esaurire i buoni pasto entro il 2014 e che gli stessi non sarebbero stati validi per il 2015. Quindi ad oggi i lavoratori di Palazzo Cabrino ne sono completamente sprovvisti. Una situaizone che “probabilmente”, come si legge nella mail inviata, si risolverà entro fine mese.
I sindacati stanno già prendendo i necessari provvedimenti. E partirà la diffida nei confronti dell’amministrazione affinchè si proceda all’acquisto immediato dei buoni.
“Ci opponiamo fermamente a questo regime di bilancio inadempiente alle disposizioni contrattuali dei dipendenti degli enti locali – spiega Francesco Di Piero della CSA (Coordinamento Sindacale Autonomo) – La maldistribuzione delle somme non può essere una ricaduta economica negativa per i dipendenti. Si diffida subito l’amministrazione ad adempiere all’acquisto immediato dei buoni pasto”.
“Un problema grosso che evidentemente chi di dovere non riesce a risolvere – continua Di Piero – è che ad oggi non si ha la più pallida idea di quanti buoni pasto siano previsionabili. Un fatto increscioso che ha aumentato la spesa. Mi spiego meglio: fino a quando si utilizzava il badge, i dipendenti potevano passarlo tra mezzogiorno e le tre del pomeriggio. Al di fuori di questa fascia oraria il buono non era valido. Ma, in quel caso, la situazione era sotto controllo proprio perchè l’utilizzo del badge era regolato da una procedura elettronica e regolarmente registrata. Succedeva anche che circa il 30% del personale spesso non lo passasse tutti i giorni. Poi l’amministrazione ha introdotto i buoni pasto che sono denaro contante e, come tale, può essere utilizzato nell’arco dell’anno come si vuole e quando si vuole. Quindi, tutti i dipendenti lo utilizzano con la conseguenza che il Comune non ha la più pallida idea di una previsione fino a quando, in effetti, il buono non viene staccato”.