Corsa contro il tempo per arrivare preparati: perché la sfida non è da poco. Si tratta, secondo gli intendimenti dell’attuale assessore regionale alla Sanità, di rivoluzionare i vertici del settore piemontese, individuando manager competenti che possano guidare le 19 aziende sanitarie operative sul territorio. Il cambio della guardia è previsto per il mese di aprile del 2015, ma Antonio Saitta, con il suo braccio destro Fulvio Moirano, gioca d’anticipa e pubblica per i prossimi trenta giorni il bando attarverso il quale verranno selezionati i nuovi direttori di azienda.
“L’accelerazione sul nuovo bando– ricorda Saitta– è legata all’assoluta necessità di formare una lista di idonei di livello nazionale dalla quale poi individuare rapidamente i migliori per arrivare pronti nei primi mesi del 2015”.
Due requisiti tra tutti: i manager di aziende private o dipendenti pubblici in pensione non potranno diventare direttori generali delle Aziende Sanitarie. Il principio è una norma di legge dal giugno quest’anno. Poco prima però la Regione Piemonte, negli ultimi giorni dell’amministrazione Cota, aveva già approvato un elenco di soggetti “idonei” a ricoprire tale incarico, che ovviamente non teneva conto del principio sopra detto, visto che la norma non era ancora entrata in vigore. Alla luce di questo si è resa necessaria la pubblicazione di un nuovo bando e di stilare un nuovo elenco che comprendesse il divieto di conferire incarichi “in organi di governo di queste amministrazioni a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza”.
Altro requisito “adeguata esperienza dirigenziale, almeno quinquennale, nel campo delle strutture sanitarie o settennale negli altri settori, con autonomia gestionale e con diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie“.
“Ci sono 30 giorni di tempo, per tutti coloro che sono in possesso dei requisiti di esperienza manageriale richiesti per ricoprire gli incarichi di vertice della sanità regionale, per presentare le domande ed essere inseriti nell’elenco degli idonei”, spiega l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta che ricorda come “la nomina dei futuri vertici delle Asl e delle Aso piemontesi sarà ispirata a esclusivamente a criteri di assoluta e comprovata professionalità ed esperienza nella gestione di realtà complesse come le aziende sanitarie regionali, in particolare nel delicato periodo che la sanità piemontese sta attraversando”.
I presupposti, ad ogni cambio della guardia, sono sempre buoni: professionalità, serietà e competenza sembrerebbero essere gli unici requisiti per far ricadere la scelta su manager che, come dice lo stesso Saitta, sappiano gestire la sanità piemontese in un momento così difficile. Ma è scontato che, nella selezione, non possa mancare il risvolto politico che necessariamente, per circondarsi di persone di fiducia, diventa una condizione se non determinante comunque centrale. Per il Novarese questa impostazione che arriva da Corso Regina Margherita cosa significherà? Mario Minola, che oggi dirige l’ospedale Maggiore di Novara, secondo ospedale del Piemonte, ha dimostrato, in questi anni di gestione di Asl e Aso, una politica che supera la politica…. Sembrerebbe un gioco di parole, in realtà Minola, lo ricordiamo, da anni guida strutture e aziende sanitarie al di là del colore politico dei governi regionali che si sono via via succeduti. Sembrerebbe più in salita la strada per Emilio Iodice, direttore Asl Novara, fortemente voluto dall’ex presidente del Piemonte, Roberto Cota, prima alla guida delle Molinette, come commissario, poi alla guida dell’azienda sanitaria novarese.
Ma, si sa, sono le competenze che contano… E allora attendiamo che Saitta decida il futuro della sanità regionale, selezionando…i manager migliori!