Buongiorno
Novara

Niente giostre e luna park ad est di Novara. Il grido di dolore del giostraio:”Non ci resta che chiudere”

Niente giostre e luna park ad est di Novara. Il grido di dolore del giostraio:”Non ci resta che chiudere”

L’appello denuncia del giostraio Claudi sui social apre il dibattito sul futuro dei luna park, con qualche polemica verso i comuni ad est di Novara, respinta però dal Sindaco di Galliate: “Nessun cartello d’ostracismo”

Con una lettera appello postata sulle pagine social del novarese, Berto Claudi, esponente di una delle più note famiglie di giostrai, lamenta l’impossibilità di ricominciare l’attività di esercente dello spettacolo viaggiante. Dopo lo stop imposto dal lockdown infatti e posto in essere le linee guida in materia di covid-19, dal 6 di giugno anche i luna park hanno avuto il via libera del Governo, ma a quanto dice Claudi: “Capitanati dal Comune di Galliate i comuni di Cameri, Trecate, Cerano, Turbigo e forse Romentino, hanno deciso di non adeguarsi al DCPM che autorizza la partenza della mia professione. Tengo a far sapere che questo non succede in nessuna altra parte d’Italia”.

Insomma, una specie di cartello del diniego, che avrebbe come capofila il Comune di Galliate? Accusa respinta direttamente dal sindaco Claudiano Di Caprio, che ci tiene a precisare come la sua amministrazione non abbia negato nessun permesso, semplicemente “è stata annullata la festa al Varallino” cosa ben diversa dunque, anche perchè spiega Di Caprio “la festa è su un’area privata e sono gli organizzatori ad aver annullato l’evento, è rimasto solo l’aspetto liturgico; il Comune ne ha solo preso atto”. Per altro proprio da Galliate arriva un’apertura per ciò che riguarda il futuro: “Se l’anno prossimo per San Giuseppe non ci saranno problemi particolari, saremo lieti di trovare soluzioni insieme per tornare ad ospitare le giostre” ci ha detto in conclusione il sindaco. Ma certe attività, quanto ancora potranno resistere in queste condizioni?

La sensazione è che più che una volontà politica negativa, almeno a Galliate, abbia prevalso la difficoltà a dare corso alle stringenti e complicate norme anti covid-19, e certe attività sono destinate a pagare il prezzo più alto. “Noi siamo calendarizzati da mesi e pertanto non è possibile spostare il mio lavoro altrove – spiega Berto Claudi nel suo post l’unica soluzione e’ la chiusura, io personalmente sono stato chiuso dal 7 gennaio in attesa del carnevale, che poi con l’intera stagione e’ saltato – e conclude senza nascondere lo scoramento, che probabilmente è riscontrabile in molte altre famiglie che lavorano nel settore dell’intrattenimento – ormai siamo allo stremo delle risorse e delle forze, ho 3 figli, e di giostre io ci vivo. Mi hanno detto che vogliono contenere il covid ed osservare rispetto per i morti, ma poi ci sono in programma concerti e manifestazioni varie, allora il virus si prende solo alle giostre? Capisco che per voi sia divertimento, ma per noi il luna park e’ lavoro, fermare il lavoro altrui e’ contro la legge ……questo e’ un grido di disperazione…….grazie per l’attenzione”.

Un grido di dolore che non ha lasciato indifferenti alcuni cittadini, che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza lasciando un commento, fra questi spicca soprattutto la solidarietà espressa dalla pagina Facebook ufficiale “Lavoratrici e Lavoratori Dello Spettacolo Novara” in rappresentanza di famiglie che il covid-19 ha mandato letteralmente al tappeto e che al momento sembrano essere quasi totalmente abbandonate da enti ed istituzioni.