Tempo di pagamenti e di tasse…
E i cittadini si ritrovano con una serie di F24 e di moduli precompilati da pagare. E già quando si tratta di sborsare denaro in un momento certamente non felice dell’economia italiana, non si esce volentieri di casa o dall’ufficio. Ma le tasse, da bravi cittadini, vanno pagate e dunque ci si reca solitamente in una banca, che può anche non essere la nostra banca, come prevede la legge, per consegnare e saldare l’F24.
Ed ecco cosa è successo oggi ad un novarese che ha contattato la nostra redazione per raccontarci la disavventura. “Sono uscito di casa questa mattina con circa 500 euro di F24 da pagare. Sapevo che tali moduli possono essere pagati in qualsiasi banca in contanti o con bancomat o assegno. Motivo per cui mi reco all’istituto di credito più vicino, la Banca Popolare di Novara sede di Sant’Agabio“.
E qui inizia la discussione con l’impiegata dello sportello che si rifiuta di far pagare al novarese quanto dovuto “poichè, come mi ha detto, non avevo un conto corrente aperto nella loro banca. Insomma, voleva convincermi ad aprire un conto, altrimenti non mi avrebbe permesso di pagare quegli F24. Al che, dopo mezzora di duro confronto, ho deciso per principio di non avvalermi di quell’istituto di credito e di andare alla sede centrale della BPN per denunciare il fatto. E qui scopro che non esiste un ufficio reclami a Novara e che, se avessi voluto parlare direttamente con qualcuno, avrei dovuto andare a Lodi. Mi sono fatto lasciare un indirizzo mail a cui ho scritto immediatamente per lamentarmi dell’arroganza e dell’ingiustizia subita“.
E alla fine, il cittadino si è rivolto ad un’altra banca dove ha potuto saldare il suo conto con lo Stato.
“E’ un peccato: questa banca dovrebbe essere l’istituto del territorio, si dovrebbero aiutare i cittadini e i novaresi anzichè contrastarli. Probabilmente è un caso, ma a causa di questa vicenda ho avuto una mattinata piena di disagi e sono arrivato in ufficio ovviamente in ritardo… Tant’è: vi ho contattati perchè spero non capiti ad altri e mi auguro che i diritti dei cittadini vengano rispettati. Cosa che a me, oggi, non è successa“.