“Non rubate le trappole per le popillie”. L’appello dell’assessore Chiarelli dopo i numerosi furti registrati in città: “le trappole le attirano e aumentano i danni”
Lo avevano spiegato bene tecnici e funzionari del settore fitosanitario della Regione quando, a Palazzo Cabrino sul problema “Popillia Japonica”, era stata convocata una conferenza per fare il punto della situazione; portarsi a casa una delle trappole che sono state posizionate in posti “strategici” sul territorio, è contro producente perché “trasportata nel proprio giardino – avevano spiegato – rischia di attirare centinaia e centinaia di popillie, proprio perché funge da elemento attrattivo”. L’avvertimento evidentemente non è servito tanto che i furti sono continuati, anzi: sono aumentati, così come sono aumentate le richieste di informazioni su dove si possano acquistare per uso “privato”. Proprio sull’onda, sia dei furti che delle richieste, interviene l’assessore Marina Chiarelli che invita al “massimo rispetto di queste apparecchiature posizionate secondo uno specifico piano d’azione predisposto dal settore fitosanitario della Regione”. “Al di là del furto, azione in assoluto deprecabile oltre che penalmente rilevante – puntualizza e ribadisce – forse le persone che si impossessano di queste trappole non sanno che il loro posizionamento in un giardino senza un preciso criterio comporta un aumento della presenza dei coleotteri, che così determinano ulteriori danni”. Il picco massimo della loro diffusione è ormai passato – la presenza massiccia su foglie e fiori è rilevabile tra la metà di giugno e la metà di luglio – ma nel caso in cui fosse ancora presente qualche esemplare, è meglio attenersi a quanto suggerito dagli esperti: “rimuovere manualmente gli insetti nelle ore più fresche della giornata e farli cadere in un contenitore con acqua e sapone”. “E’ possibile anche un eventuale trattamento chimico – aggiunge l’assessore – anche se sconsigliato; sul sito della Regione sono presenti, oltre che schede tecniche, anche un elenco di prodotti utilizzabili”.