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Novara

Novara alle Olimpiadi tifa Francesca Gallina: «Che onore stare fra i campioni»

Francesca Gallina al centro

La 23esima edizione delle Olimpiadi invernali verrà ricordata non solo perché Corea del Nord e Sud sfileranno unite per le competizioni che si terranno dall’8 al 25 febbraio nella contea di Pyeongchang, nella Corea del Sud. C’è anche un motivo molto più locale: tra i 121 atleti azzurri spicca il nome di Francesca Gallina, novarese classe 1996, snowboardista.

La maglia azzurra per lei non è una novità, viste le varie competizioni in Coppa del Mondo, “ma le Olimpiadi erano il mio sogno di bambina. Quando mi chiedevano cosa avessi voluto fare da grande, la risposta era sempre la stessa: essere alle Olimpiadi”, dice. La notizia della convocazione è arrivata alla fine del mese di dicembre: “Diciamo che anche prima sapevo che avrei potuto avere un posto, ma dovevo dimostrarlo ai miei maestri, dimostrare di meritarmelo, le gare a Cervinia e poi in Turchia hanno reso più solida la mia partecipazione”. Emozione sì, ma “ancora non ho realizzato, forse quando farò una foto sotto ai cinque cerchi dirò ‘Ah, bene, sono davvero qui’”, continua sorridendo. Per la prima volta da protagonista, a quei giochi che Francesca ha sempre visto in tv: “Mi fa strano che sarò al fianco di persone che vedevo da lontano e che mi sembravano proprio lontane da me, – prosegue – forse ora è più gasata la mia famiglia, sicuramente più agitata! Loro e amici faranno il tifo per me, mia madre mi seguirà invece in Corea”.
Trenta le donne in gara, 24 quelle selezionate dopo la run di velocità, poi sei che gareggeranno tutte insieme fino alle fasi finali e al podio: “Entrare nelle prime sei sarà difficilissimo, ci sono avversarie molto forti che hanno già dimostrato in Coppa del Mondo di avere talento. Io voglio pensare solo a surfare il meglio che posso e divertirmi”. Partenza fissata all’8 febbraio da Zurigo.
Lo snowboard? «Una scommessa vincente» dice Francesca Gallina. «Nessuno sapeva che sarei arrivata un giorno alle Olimpiadi, ma ho deciso di crederci e con me la mia famiglia». Francesca infatti si è trasferita a Courmayeur dalla prima superiore: “Avevamo già la casa e andavamo tutti i fine settimana a sciare, – racconta – andarea vivere lì è stato bello, ma anche difficile. Non ero sola perchévivevo con una tata, ma è normale che per i miei genitori soprattutto sia stato un distacco più difficile, perché comunque per cinque giorni non li vedevo, non vivevo la realtà di casa. Diciamo che forse sono cresciuta un po’ prima dei miei coetanei perché per esempio ero io a darmi delle regole, a dirmi quando dovevo studiare, quando era ora di andare a dormire, piccole cose che magari però ti dicono mamma e papà”. Un sacrificio che però Francesca rifarebbe. “Ora essere atleta è il mio lavoro, la mia professione, da ottobre sono entrata anche nel centro sportivo dell’esercito, – dice – sono sicuramente fortunata perché mi sveglio e vedo le montagne e faccio quello che mi piace, ma comunque lavoro come gli altri”, aggiunge sorridendo. In estate preparazione atletica con due ore al mattino e due al pomeriggio per quattro giorni, poi due giorni solo al mattino e uno di totale scarico ion autunno allenamento in ghiacciaio per 3/4 al mattino, in inverno le competizioni e il tenersi in allenamento. Un lavoro a tempo pieno.
Francesca è nata sportiva: “Alle elementari ricordo che facevo uno sport diverso tutti i giorni: atletica, nuoto, tennis, sci e poi ho “trovato” lo snow. E’ uno sport che amo perché quando ci sono le belle giornate e io sono fra le montagne sento un senso di libertà che nessuna altra disciplina mi ha mai dato”. E’ proprio la vita da sportivo che piace alla novarese: “Quando mi dicono che ci sono competizioni per cui bisogna stare in giro io mi carico ancora di più. E’ strano perchè non vedo mai l’ora di partire, sono contenta, ma poi un po’ casa mi manca. A dire la verità, – confessa ridendo – la mancanza più importante è il cibo! Quando siamo stati in Turchia e Bulgaria ho mangiato così tanta carne che poi mi sembrava che tutto avesse lo stesso sapore. E meno male che quando sono andata in Cina la nonna mi ha nascosto in valigia un pacco di crackers: mi ricordo che le avevo detto di stare tranquilla perché ci sarebbe stata sicuramente una mensa internazionale… ecco sono “sopravvissuta” con i suoi crackers”.
Iscritta alla facoltà di Economia, Francesca Gallina trova tempo per dedicarsi ai suoi studi: “Questione di organizzazione, – dice – quando torno dalla Corea avrà dieci giorni completamente liberi e tornerò a casa, a Novara, anche se a volte fatico a rispondere perché per me casa è anche Courmayeur: andrò dai professiori per capire come gestire le sessioni d’esame la prossima estate”. Dieci giorni di relax, ma ha già detto che non potrà stare lontano dalle sue montagne, «una sciata la farò di sicuro». E poi di nuovo le competizioni in Coppa: avremo tappa in Spagna, Svizzera e in mezzo Mosca, una esperienza particolare perché per la prima volta sarà montato un City event, una impalcatura in piazza, luogo centrale e ben visibile e raggiungibile”. Snowboard, occasione importante alle Olimpiadi per fare pubblicità: “E’ una disciplina giovane, avrà trent’anni, non ha ancora il seguito degli altri sport, – conclude Francesca – le Olimpiadi sono un’ottima vetrina per noi stessi, ma che noi atleti dobbiamo anche saper sfruttare al meglio per poter darne la migliore visibilità. Ci sono poche occasioni per vedere questi sport, è un modo per far appassionare la gente, che magari prova e quindi si crea un movimento”. Sul calendario: domenica 11 febbraio primo appuntamento in tv con la disciplina di Francesca Gallina. Per i novaresi, un motivo in più per tifare Italia.

Redazione Buongiorno Novara