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Novara

Novara, Bergonzoni al Coccia con «Trascendi e Sali»

Novara, Bergonzoni al Coccia con «Trascendi e Sali». Giovedì sera nuovo monologo del comico bolognese che affronta anche temi attuali come le morti di Cucchi e Reggeni

Alessandro Bergonzoni


Alessandro Bergonzoni torna al Coccia di Novara per la terza volta nel giro di pochi anni. A distanza di cinque anni da «Nessi», domani (giovedì) alle 21 calcherà di nuovo il palco del teatro novarese con il suo ultimo monologo, «Trascendi e sali». Biglietti da 15 a 30 euro acquistabili anche online sul sito www.fondazioneteatrococcia.it.
Lo spettacolo, la cui regia è condivisa con Riccardo Rodolfi, si svolge in gran parte al leggio, al centro della scena, di fronte al pubblico. Bergonzoni, artista, attore, autore e scrittore, fa quasi sempre così in tutte le sue uscite, non solo nei teatri. E come sempre il comico è l’unico protagonista di un turbinio incontrollato di parole. Sullo sfondo della scena c’è un telo rosso a mezz’asta, che diventa una sorta di confessionale. E’ qui che l’artista, pur non abbandonando la dimensione comica che lo caratterizza, si trova a indignarsi e ad affrontare anche questioni sociali urgenti, argomenti spesso tutt’altro che comici come le morti di Stefano Cucchi e Giulio Regeni, la violenza alle donne, o l’immigrazione africana. 
Bergonzoni ha al suo attivo ben quattordici rappresentazioni teatrali e sei libri, tra i quali si possono ricordare «La balene restino sedute», uscito nel 1989, Palma d’Oro 1990 di Bordighera come miglior libro comico dell’anno. Nel 2013 ha pubblicato «L’amorte», il suo primo libro di poesia. Nel cinema ha avuto due partecipazioni importanti: «Pinocchio» (2001) di Roberto Benigni e «Quijote» (2006) di Mimmo Paladino. Collabora anche con radio e giornali: da anni tiene una rubrica sul Venerdì di Repubblica dal titolo «Aprimi Cielo».