Finalmente, da buon ultimo, anche il primo cittadino di Novara Andrea Ballarè, scortato dal fido neo assessore allo sport Rossano Pirovano, spende qualche parola sulla vicenda Novara Calcio. A 24 ore dalla legnata inferta dalla Federazione che, contraddicendo il Coni, riscrive le regole per accedere al ripescaggio in serie B, escludendo di fatto gli azzurri, il primo cittadino di Novara prende carta e penna e prova a buttar giù un commento che suona come un mea culpa neanche tanto velato “Avremmo potuto anche noi portare in piazza i tifosi e andare sui giornali con titoli roboanti. Non lo abbiamo fatto perché crediamo nella correttezza e nel rispetto delle regole, in tutti i campi. Purtroppo sembra che questa volta ci siamo sbagliati”.
“Non possiamo però tacere – proseguono Ballaré e Pirovano – come cittadini e poi come amministratori prima ancora che come tifosi del Novara, di fronte al disgustoso spettacolo che la Federazione Gioco Calcio sta dando di sé in questi giorni. Guerre e guerricciole interne, influenze neppure tanto velate di questo o quel personaggio politico, decisioni ondivaghe e contraddittorie, che stanno generando confusione e tensioni di cui davvero l’Italia – non solo calcistica – non ha bisogno. E in più tutto questo avviene mentre si assumono scelte che il buon senso comune non può che considerare perlomeno discutibili, come il maxi contratto al nuovo CT della Nazionale o l’allentamento delle norme sull’ordine pubblico dentro gli stadi.”
E davanti ad un Ballarè che chiede una “sana rottamazione” per il calcio italiano che in un impeto da Mulino Bianco immagina addirittura “finirà per essere sancita dal pubblico calcistico migliore, quello degli sportivi e delle famiglie, disgustato ed inevitabilmente portato ad allontanarsi dagli stadi” viene da chiedersi quale sia la percezione del primo cittadino di Novara della realtà sportiva italiana, in particolare pallonara.
Poi uno sprazzo di realismo: “In ogni caso come amministratori della città di Novara – proseguono Ballaré e Pirovano – rileviamo che questa triste degenerazione sta di fatto provocando un danno reale alla società calcistica della nostra città. Il Novara Calcio ha svolto una azione corretta, rispettosa dei tempi e delle procedure, ed ha ottenuto un pronunciamento favorevole dell’Alta Corte del Coni. Troviamo sconcertante che la F.I.G.C. possa anche solo pensare di assumere decisioni in palese ed evidentissimo contrasto con quel pronunciamento”. (E qui va rilevato che la Figc non l’ha solo pensato, l’ha proprio fatto…).
Ed infine una promessa del genere che fa fine che non impegna: “Appoggerò in ogni modo la battaglia del Novara, senza sceneggiate ma in modo fermo e risoluto”.
“Finalmente! Ci dica come e lo seguiremo!” commenta il consigliere comunale di Ncd Daniele Andretta che proprio nei giorni scorsi aveva sollecitato con una lettera aperta ai giornali un intervento forte dell’amministrazione comunale nella vicenda, intitolata addirittura “AAA Sindaco di Novara Cercasi”.
“Troppo facile polemizzare ora – prosegue Andretta – e non lo voglio fare… Sebbene ancora qualche giorno fa io sia stato sbertucciato pubblicamente dal primo cittadino che rivendicava addirittura una sorta di “differenza genetica” da noi, dandoci anche lezioni circa il corretto comportamento da tenere in questo caso. Ora ammette di aver sbagliato e si mette a disposizione del Novara Calcio… Un po’ tardi magari?”.
“Comunque se esiste ancora una speranza non è certo il momento delle polemiche. Quindi apprezziamo le sue parole e ci mettiamo a nostra volta a sua disposizione: ci dica quando e come lui ed il suo assessore intenderanno intervenire e noi non faremo certo mancare il nostro sostegno. Che in questo caso c’era da prima, anzi, c’era da sempre”.